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Istat: in calo il peso delle attività di pesca sul Pil italiano

di La redazione di Soldionline 11 gen 2006 ore 11:30 Le news sul tuo Smartphone
Nel 2004 in Italia le attività di pesca, piscicoltura e servizi connessi rappresentavano lo 0,1% del valore aggiunto nazionale (valutato a prezzi base 1995) ed il 3,2% di quello del settore primario produttore di biomasse (agricoltura, silvicoltura e pesca). Tale risultato, ricorda stamane una nota dell’Istat, è il frutto congiunto di due dinamiche negative: da una parte il cambiamento strutturale dell’economia, per il quale nel corso di poco più di un trentennio il settore primario ha quasi dimezzato il suo contributo al valore aggiunto nazionale (dal 5,5% del 1970 al 3,0% del 2004); dall’altra la specifica contrazione delle catture ittiche, per effetto del progressivo impoverimento degli stock e delle conseguenti politiche comunitarie volte a contenere il fenomeno. (l.s.) Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.