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Inflazione Italia: il dato finale di dicembre 2020

L’indice dei prezzi al consumo ha registrato un aumento dello 0,2% su base mensile e una diminuzione dello 0,2% su base annua

di Redazione Soldionline 18 gen 2021 ore 10:41

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In questa pagina le letture, mese per mese, dell'inflazione italiana (l'indice dei prezzi al consumo) nel 2020. Con la specifica se la lettura è provvisoria o definitiva.

 

INFLAZIONE ITALIA, LA LETTURA FINALE DI DICEMBRE 2020

L'istat ha comunicato che nel mese di dicembre 2020 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) ha registrato un aumento dello 0,2% su base mensile e una diminuzione dello 0,2% su base annua (come nel mese precedente). I due dati sono stati limati rispetto alla lettura preliminare (+0,3% e -0,1% risettivamente).

L'Istat ha segnalato che l’inflazione rimane negativa per l'ottavo mese consecutivo, a causa prevalentemente dei prezzi dei beni energetici (-7,7%, da -8,6% del mese precedente), ma la flessione è meno marcata rispetto a quella di novembre.

L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici, si attestano entrambe a +0,7% (rispettivamente da +0,4% e da +0,6%).

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato aumento dello 0,2% su base mensile e un calo dello 0,3% su base annua (come a novembre). La variazione media annua del 2020 è pari a -0,1% (era +0,6% nel 2019).

 

INFLAZIONE ITALIA, IL GRAFICO

Nel grafico dell'ISTAT (fonte comunicato ufficiale) l'evoluzione dell'inflazione italiana dal 2015 ad oggi:

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INFLAZIONE ITALIA, LA LETTURA FINALE DI NOVEMBRE 2020

L'istat ha comunicato che nel mese di novembre 2020 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) ha registrato una diminuzione dello 0,1% su base mensile e una flessione dello 0,2% su base annua (da -0,3% del mese precedente). I dati hanno confermato la stima preliminare. L'Istat ha segnalato che l’inflazione rimane negativa per il settimo mese consecutivo, a causa prevalentemente dei prezzi dei beni energetici (-8,6%, da -8,7% del mese precedente), ma la flessione è meno marcata rispetto a quella di ottobre.

L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici, accelerano entrambe, rispettivamente da +0,2% a +0,4% e da +0,5% a +0,6%.

L’inflazione acquisita per il 2020 è pari a -0,2% per l’indice generale e a +0,5% per la componente di fondo.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato una variazione nulla su base congiunturale e un calo dello 0,3% su base annua (da -0,6% del mese precedente). Anche in questo caso i dati hanno confermato la stima preliminare.

 

INFLAZIONE ITALIA, LA LETTURA FINALE DI OTTOBRE 2020

L'istat ha comunicato che nel mese di ottobre 2020 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) ha registrato un aumento dello 0,2% su base mensile e una flessione dello 0,3% su base annua (da -0,6% del mese precedente). I dati hanno confermato le stime preliminari diffuse nei giorni scorsi.

L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici, accelerano entrambe, rispettivamente da +0,1% a +0,2% e da +0,2% a +0,5%.

L’inflazione acquisita per il 2020 è pari a -0,2% per l’indice generale e a +0,5% per la componente di fondo.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato aumento congiunturale dello 0,6% e un calo dello 0,6% su base annua (da -1% del mese precedente). Anche in questo caso i dati hanno confermato le stime preliminari diffuse nei giorni scorsi.

 

INFLAZIONE ITALIA, LA LETTURA FINALE DI SETTEMBRE 2020

L'istat ha comunicato che nel mese di settembre 2020 si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri una diminuzione dello 0,7% su base mensile e dello 0,6% su base annua (da -0,5% del mese precedente); la stima preliminare era -0,5%.

L’inflazione negativa per il quinto mese consecutivo si deve in larga parte ai prezzi dei beni energetici regolamentati (da -13,7% di agosto a -13,6%) e di quelli non regolamentati (da -8,6% a -8,2%).

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi e quella al netto dei soli beni energetici rallentano entrambe, rispettivamente da +0,3% a +0,1% e da +0,4% a +0,2%. L’inflazione acquisita per il 2020 è pari a -0,2% per l’indice generale e a +0,6% per la componente di fondo.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,9% su base mensile e diminuisce dell’1,0% su base annua (da -0,5% di agosto); la stima preliminare era -0,9%. La diversa dinamica dell’IPCA rispetto al NIC si deve ai saldi estivi, di cui il NIC non tiene conto.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,6% sia su base mensile sia su base annua.

 

INFLAZIONE ITALIA, LA LETTURA FINALE DI AGOSTO 2020

L'istat ha comunicato che nel mese di agosto 2020 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) ha registrato un aumento dello 0,3% su base mensile e una flessione dello 0,5% su base annua (da -0,4% del mese precedente). I due dati hanno confermato la stima preliminare diffusa nei giorni scorsi.

L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici, decelerano entrambe, rispettivamente da +0,4% a +0,3% e da +0,6% a +0,4%.

L’inflazione acquisita per il 2020 è pari a zero per l’indice generale e a +0,8% per la componente di fondo.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato una diminuzione congiunturale dell'1,3% (a causa principalmente dell’avvio dei saldi estivi di abbigliamento e calzature) e un calo dello 0,5% su base annua (da +0,8% del mese precedente). Anche in questo caso i due dati hanno confermato la stima preliminare diffusa nei giorni scorsi.

 

INFLAZIONE ITALIA, LA LETTURA FINALE DI LUGLIO 2020

L'istat ha comunicato che nel mese di luglio 2020 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) ha registrato una diminuzione dello 0,2% su base mensile e dello 0,4% su base annua (da -0,2% del mese precedente). La stima preliminare indicava una flessione dello 0,3% del dato annuale.

L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici, decelerano entrambe, rispettivamente da +0,7% a +0,4% e da +0,9% a +0,6%.

L’inflazione acquisita per il 2020 è pari a -0,1% per l’indice generale e a +0,7% per la componente di fondo.

Secondo le stime finali, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra una diminuzione congiunturale dello 0,7% e una crescita dello 0,8% su base annua (da -0,4% del mese precedente). La stima preliminare indicava un aumento dello 0,9% del dato annuale.

 

INFLAZIONE ITALIA, LA LETTURA FINALE DI GIUGNO 2020

Sulla base del dato finale diffuso dall'Istat, nel mese di giugno 2020 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) ha registrato un incremento dello 0,1% su base mensile e un calo dello 0,2% su base annua (come nel mese precedente); i dati hanno confermato le indicazioni preliminari.

L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici sono scese i rispettivamente a +0,7% e a +0,9%. L’inflazione acquisita per il 2020 è pari allo 0,0% per l’indice generale e a +0,7% per la componente di fondo.

Secondo il dato finale, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato una variazione nulla su base mensile e una contrazione dello 0,4% base annua (da -0,3% del mese precedente); anche in questo caso i dati hanno confermato le indicazioni preliminari.

 

INFLAZIONE ITALIA, LA LETTURA FINALE DI MAGGIO 2020

Sulla base del dato finale diffuso dall'Istat, nel mese di maggio 2020 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, ha registrato una diminuzione dello 0,2% sia su base mensile sia su base annua (ad aprile la variazione tendenziale era nulla); la stima preliminare era -0,1%.

L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici sono rimaste stabili rispettivamente a +0,8% e a +1,0%. L’inflazione acquisita per il 2020 è pari a -0,1% per l’indice generale e a +0,6% per la componente di fondo.

Secondo il dato finale, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato una diminuzione dello 0,3% sia su base mensile sia su base annua (da +0,1% del mese precedente); la stima preliminare era -0,2%.

 

INFLAZIONE ITALIA, LA LETTURA FINALE DI APRILE 2020

L'ISTAT ha comunicato che nel mese di aprile 2020 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e una variazione tendenziale nulla (da +0,1% del mese precedente); i dati hanno confermato le stime preliminari diffuse nei giorni scorsi. L’azzeramento dell’inflazione è imputabile prevalentemente alla dinamica dei prezzi dei beni energetici, che amplificano la loro flessione sia nella componente regolamentata (da -9,4% a -14,1%) sia in quella non regolamentata (da -2,7% a -7,6%).

L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è aumentata allo 0,8% mentre l’inflazione acquisita per il 2020 è pari a +0,1% per l’indice generale e a +0,7% per la componente di fondo.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra un aumento dello 0,5% su base mensile e dello 0,1% su base annua (stabile rispetto al mese precedente), confermando la stima preliminare.

 

INFLAZIONE ITALIA, L'INDICAZIONE FINALE DI MARZO 2020

L'ISTAT ha diffuso il dato finale sull'inflazione del mese di marzo 2020.  L’indice nazionale dei prezzi al consumo, al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,1% sia su base mensile sia su base annua (da +0,3% del mese precedente).

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici sono rimaste stabili a +0,7%.

L’inflazione acquisita per il 2020 è pari a zero per l’indice generale e a +0,2% per la componente di fondo.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta del 2,2% su base mensile, per effetto della fine dei saldi invernali dell’abbigliamento e calzature, e dello 0,1% su base annua (da +0,2% del mese precedente), confermando la stima preliminare.

L'Istat puntualizza che gli indici dei prezzi al consumo di marzo sono stati elaborati nel contesto dell’emergenza sanitaria dovuta al diffondersi del Coronavirus in Italia, con la sospensione di attività di ampi segmenti dell’offerta di beni e servizi di consumo. L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha consentito di ridurre gli effetti negativi dell’elevato numero di mancate rilevazioni.

 

INFLAZIONE ITALIA, LA LETTURA (FINALE) DI FEBBRAIO 2020

L'ISTAT ha diffuso il dato finale sull'inflazione del mese di febbraio 2020. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) ha registrato una diminuzione dello 0,1% su base mensile e un aumento dello 0,3% su base annua (da +0,5% del mese precedente). La stima preliminare indicaza un incremento dello 0,4%.

L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici rallentano entrambe di un decimo di punto (da +0,8% del mese precedente a +0,7%).

L’inflazione acquisita per il 2020 è pari a -0,1% sia per l’indice generale che per la componente di fondo.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo è diminuito dello 0,5% su base mensile, a causa principalmente delle ulteriori riduzioni di prezzo registrate per i saldi invernali di abbigliamento e calzature, di cui l’indice per l'intera collettività non tiene conto. L’indice armonizzato è aumentato dello 0,2% su base annua, da +0,4% del mese precedente. La stima preliminare era +0,3%.

 

INFLAZIONE ITALIA, LA LETTURA FINALE DI GENNAIO 2020

L'ISTAT ha diffuso il dato definitivo sull'inflazione del mese di gennaio 2020. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,5% su base annua. La stima preliminare parlava rispettivamente di +0,2% e +0,6%.

L'inflazione "di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici hanno registrato entrambe un +0,8%, rispettivamente da +0,6% e da +0,7%.

L’inflazione acquisita per il 2020 è zero sia per l’indice generale che per la componente di fondo.

Secondola lettura finale, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) è diminuito dell’1,8% su base mensile, per effetto dei saldi invernali dell’abbigliamento e calzature, di cui l’indice NIC non tiene conto. L’IPCA aumenta dello 0,4% su base annua, in lieve rallentamento rispetto al mese precedente. La stima preliminare era +0,5%.

 

COS'E' L'INFLAZIONE

inflazione_8Il tasso di inflazione misura l'aumento continuo e generalizzato del livello medio generale dei prezzi di beni e servizi. Tale incremento genera una diminuzione del potere d'acquisto della moneta. In altre parole, in presenza di inflazione, con una determinata quantità di moneta si potranno acquistare, nel tempo, una quantità sempre minore di beni e servizi.

Ma come si misura l'inflazione? Si calcola mensilmente il valore di un insieme prefissato di beni e servizi, il cosiddetto “paniere”, e se ne misura la variazione.

L'ISTAT, che nel nostro paese si occupa di diffondere i dati sull'inflazione, pubblica diverse versioni del dato:

  • NIC (indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività), che misura l’inflazione nazionale,
  • IPCA (indice armonizzato dei prezzi al consumo), usato per comparare i dati con gli altri paesi dell'UE,
  • FOI (indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati), utilizzato nella versione senza tabacchi per le rivalutazioni monetarie.

 

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