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Grecia: il piano per uscire dalla crisi

di Marco Delugan 11 feb 2015 ore 12:34 Le news sul tuo Smartphone

grecia_3La data prevista è mercoledì 11 febbraio, l’occasione è la riunione dell’Eurogruppo prevista per quel giorno. E lì, di fronte agli altri 18 ministri delle finanze dell’Eurozona, Yanis Varoufakis presenterà la proposta del governo greco per definire nuove condizioni per il risanamento e il pagamento del debito.

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Questi sono i punti principali.

1) Un prestito "ponte" che permetta alla Grecia di arrivare fino a settembre, quando verrà impostato e discusso un accordo di più ampio raggio.

2) La realizzazione del 70% delle riforme strutturali già programmate.

3) Il restante 30%, considerato dannoso per l’economia e per la società greca, verrà sostituito da 10 riforme che verranno concordate dal governo greco assieme all’OECD. Sembra comunque esclusa una riforma del sistema pensionistico.

4) La Grecia perseguirà un avanzo primario dell’1,5%, contro il 3% attualmente previsto.

5) Riduzione del debito greco, probabilmente attraverso uno swap del debito come proposto in precedenza da Varoufakis.

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6) Misure per alleviare la crisi sociale, come pasti a prezzi agevolati per le famiglie a basso reddito per un totale di 2 miliardi di euro.

Il piano di Varoufakis non sembra poi così radicale e irragionevole, e promettere la realizzazione del 70% delle riforme previste con un avanzo primario dell’1,5% non è poca cosa viste le condizioni in cui versa la Grecia.

Da vedere come la prenderanno gli altri paesi europei.

Le prime reazioni che arrivano dalla Germania non sono però tra le più incoraggianti. Come riporta la versione online de IlSole24Ore, il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha dichiarato che "l’idea di concedere 6 mesi alla Grecia è un errore", e che "l'eurozona non ha mai imposto un programma di salvataggio ad Atene. Nessuno al di fuori dalla Grecia può essere ritenuto responsabile per i problemi greci".

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