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Frena la crescita, sale il deficit. Manovra, servono già 40 miliardi (Corriere della Sera)

di Redazione Lapenna del Web 28 set 2022 ore 07:54 Le news sul tuo Smartphone

italia-bandieraIl governo Draghi varerà la Nadef (Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza), il testo che si limiterà a sottolineare le tendenza in atto. Per il piano del 2023, riporta Enrico Marro per il Corriere della Sera, bisognerà attendere il nuovo governo.

La Nadef rivedrà al ribasso le previsioni sul Pil, passando da una crescita del 2,3% a una più contenuta, poco superiore allo 0,5%, spingendo le agenzie di rating a stimare una recessione in Italia per l'anno prossimo.

Marro riporta come "la frenata dell'economia avrà conseguenze sui saldi di finanza pubblica. Il deficit 2023 sarà rivisto in aumento rispetto al 3,7% previsto ad aprile e arriverà intorno al 5% mentre il debito pubblico, sarà più alto del 145% stimato in precedenza". Il minor gettito fiscale derivante dal rallentamento della crescita implicherà margini di manovra per il futuro governo più stretti.

Serviranno circa 8,5 miliardi di euro in più per indicizzare le pensioni al costo della vita; circa 5 miliardi per rinnovare i contratti dei dipendenti pubblici; 4-5 miliardi per prorogare il taglio del cuneo fiscale imposto dal governo Draghi e un paio di miliardi per le missioni militari. Il governo, se volesse continuare a rinnovare il decreto Aiuti ter per il primo trimestre del 2023, avrebbe bisogno di altri 10-15 miliardi.

Il prossimo governo, per coprire la manovra 2023 e se non vuole ricorrere a uno scostamento di bilancio, dovrà trovare maggiori entrate e tagli di spesa.

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