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FED, standby nella riunone di maggio (in attesa dei dati)

di Redazione Lapenna del Web 29 apr 2024 ore 10:59 Le news sul tuo Smartphone

fed_15Christian Scherrmann - US Economist DWS - ritiene che la disinflazione, pur essendo in corso, è inferiore alle aspettative degli ultimi mesi. E se in passato l'anticipazione di tassi più bassi poteva contribuire a sostenere l'attività economica (e i prezzi), scrive Christian Scherrmann, un altro fattore potrebbe aver avuto un impatto ancora maggiore. Secondo l'esperto, i recenti dati sull'immigrazione suggeriscono che l'afflusso di persone potrebbe essere stato significativamente maggiore di quanto ipotizzato in precedenza.

Sebbene un aumento della popolazione sostenga inevitabilmente la domanda aggregata e forse anche i prezzi nel breve periodo, a parer dell'esperto questo non porta necessariamente a un aumento dell'inflazione nel medio termine. Infatti, scrive Christian Scherrmann, l'aumento dell'offerta di lavoro potrebbe attenuare la mancanza di manodopera e quindi sostenere le aspettative di un aumento dei salari più contenuto in prospettiva, determinando una prospettiva piuttosto positiva per la disinflazione. Pertanto, l'esperto continua a pensare che la disinflazione proseguirà, anche se con una volatilità più elevata del previsto e quindi si aspetta una riduzione dei tassi, anche se un po' in ritardo rispetto alle previsioni iniziali.

Christian Schermann riporta come i banchieri centrali hanno già fatto sapere che, durante la riunione di maggio 2024 del FOMC (Federal Open Market Committee), non avranno fretta di ritoccare i tassi e che l'attuale orientamento della politica monetaria è considerato sufficientemente restrittivo. Quindi, l'esperto ritiene che la narrativa “lotta all'inflazione ad ogni costo” necessiti di una rinfrescata e che potrebbe essere utile ricordare ai mercati che se l’inflazione dovesse tornare a salire, si potrebbe prevedere un altro ciclo di rialzi dei tassi.

Di conseguenza, anche se gli aumenti dei tassi non sono certo lo scenario di base, Christian Scherrmann ritiene che i banchieri centrali, con questo atteggiamento da falchi, stiano guadagnando il tempo necessario per valutare quanto velocemente procede la disinflazione. Infine, l'esperto si aspetta di ricevere qualche dettaglio sul tapering (quantitative tightening), dato che i banchieri centrali dovrebbero aver già ampiamente discusso questo argomento.

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