FED, le indicazioni sulla politica monetaria per il 2024
di Redazione Lapenna del Web 21 mar 2024 ore 16:36 Le news sul tuo SmartphoneSaverio Berlinzani - Senior Analyst di ActivTrades - ha analizzato la decisione della FED di lasciare invariati i fed funds al massimo degli ultimi 23 anni tra il 5,25% e il 5,5% per la quinta riunione consecutiva, in linea con le aspettative del mercato. Secondo l'esperto, i politici prevedono ancora di tagliare i tassi di interesse tre volte nell’anno in corso, come era stato indicato nella riunione di dicembre.
Il dot plot - sottolinea Saverio Berlinzani - indica anche tre riduzioni nel 2025, uno in meno rispetto a dicembre, e altre tre riduzioni nel 2026. L'esperto pone l'attenzione anche sulla crescita del PIL statunitense, che è prevista più elevata nel 2024 (2,1% contro 1,4% nella proiezione di dicembre), nel 2025 (2% contro 1,8%) e 2026 (2% contro 1,9%). Inoltre, Saverio Berlinzani riporta che le previsioni di inflazione PCE sono state mantenute invariate per il 2024 (2,4% contro 2,4%) ma sono state aumentate per il 2025 (2,2% contro 2,1%) mentre il tasso core è più alto quest'anno (2,6% contro 2,4%) mentre le previsioni sono rimaste invariate per il 2025 al 2,2%. L'esperto si è espresso anche in merito al tasso di disoccupazione, il quale è previsto inferiore al 4% nel 2024 (rispetto al 4,1%), ma le proiezioni sono state mantenute al 4,1% per il prossimo anno.
Secondo Savero Berlinzani, Jerome Powell si è mostrato realista sottolineando i progressi dell’economia che tuttavia non possono essere garantiti per il 2024. "Ora i rischi sono controbilanciati e quando anche il mercato del lavoro comincerà a dare segnali di raffreddamento, sarà il momento di ridurre i tassi. La crescita dei salari si è attenuata e la Fed ha bisogno di certezze riguardo al ribasso dell’inflazione", ha aggiunto l'analista.
Infine, Saverio Berlinzani ha ricordato che il numero uno della FED alla fine ha ammesso che quest’anno i tassi verranno ridotti anche se gli ultimi dati su sull'inflazione potevano far cambiare idea alla banca centrale che invece sostiene che sono stati dati congiunturali e stagionali.
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