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Europa, mercato rifugio?

Quest’estate i capitali dell’area euro sono stati oggetto di un aumento significativo dei flussi non residenti. La settimana del 12 Agosto ha visto arrivare in Europa 2,3 miliardi di Euro di "new money"

di Redazione Soldionline 3 set 2013 ore 11:51

Articolo a cura di Marc Craquelin, Direttore degli Investimenti di Financière de l’Echiquier

Quest’estate i capitali dell’area euro sono stati oggetto di un aumento significativo dei flussi non residenti. La settimana del 12 Agosto ha visto arrivare in Europa 2,3 miliardi di Euro di "new money", l’ammontare più ingente degli ultimi due anni. Questo ribilanciamento dovrebbe confermarsi nei prossimi mesi nella misura in cui si profili uno scenario positivo per il 2014.

· I mercati europei cominciano a sovraperformare quelli americani e mondiali
L’Europa migliora nei confronti degli USA: dal 28 Giugno al 16 Agosto l’EuroStoxx ha guadagnato il 10% contro il 3,2% dello S&P 500. Anche se l’EuroStoxx è ancora molto in ritardo considerati gli ultimi tre anni, entrambi gli indici vanno oramai di pari passo su 1 anno rolling (+ 20%).
I mercati emergenti sono complessivamente sotto pressione: segnali di affanno della crescita, contrazione di alcune valute (Real brasiliano vs $: - 16% in 3 mesi, Rupia indiana vs $: - 13% YTD), rischi politici (Egitto, ecc…) e fuga di capitali esteri conseguente alla previsione di un aumento dei tassi americani.
· Gli indicatori macroeconomici europei sono incoraggianti
Nel secondo trimestre 2013 la crescita dei PIL dell’area euro ha superato le aspettative con un + 0,7% per la Germania e + 0,5% per la Francia. Inoltre gli indici PMI, in miglioramento da alcuni mesi, si stanno avvicinando alle soglie di espansione (52 in Germania et 49,7 in Francia inizio agosto; 50,4 in Italia inizio luglio). Anche i paesi periferici dell’Eurozona inviano segnali positivi: pur restando molto elevato, il tasso di disoccupazione è comunque in calo in tutti i PIIGS tranne la Grecia (Portogallo, Italia, Irlanda e Spagna).
· La politica europea dei tassi rimarrà accomodante
A luglio il Presidente della BCE Mario Draghi ha annunciato che «i tassi guida […] si manterranno ai livelli attuali o saranno anche più bassi per molto tempo ancora». Questa "forward guidance" all’europea, che consiste nell’orientare le previsioni degli investitori impegnando la politica monetaria della banca centrale nel futuro, crea un contesto di tassi favorevole. […]


· Il momentum è favorevole alle azioni europee
A livello mondiale, la "grande svolta" dalle obbligazioni alle azioni si fa sempre più veloce: dall’inizio dell’anno i fondi azionari hanno raccolto 23 miliardi di dollari contro 21 miliardi di dollari di riscatti per gli obbligazionari e i monetari (all’8 Agosto 2013). In Europa, la raccolta dei fondi azionari è positiva da 6 settimane. Le azioni europee rimangono sottoquotate rispetto alle azioni US, con un P/E ratio "forward" dello S&P 500 di 14,4x contro 12x per l’Eurostoxx 600, e di 19x per il Russell 2000 contro 14,3x per il MSCI Europe Small Cap.
Le aziende europee appaiono complessivamente fiduciose per il 2° semestre con un’estate contrassegnata dalla ripresa dell’ M&A in Europa (Publicis/Omnicom, Essilor/Transitions Optical, Schneider/Invensys, L’Oreal/Magic Holdings), un movimento che potrebbe accelerare.
· Continuiamo a rimanere attenti alle dinamiche americane
Negli USA, il miglioramento è reale: il PIL del secondo trimestre è in aumento dell’1,7% (contro l’1% previsto dalla FED), l’ISM manifatturiero raggiunge 55,4 e il tasso di disoccupazione è pari al 7,4%. I profitti delle aziende superano le aspettative. Il rallentamento delle misure di acquisto di titoli da parte della FED ("quantitative easing") è ormai una questione di mesi, se non di settimane. Siamo convinti che la FED guiderà con destrezza il cambiamento di politica. Non assisteremo ad un «effetto 1994» con una repentina impennata dei tassi.
La prudenza resta tuttavia d’obbligo perché è la prima volta che è stata realizzata una politica di "quantitative easing" di tale entità. Rimaniamo quindi attenti nei confronti delle obbligazioni e continuiamo a privilegiare le duration brevi.
· Che cosa facciamo:
In termini di allocazione:manteniamo per ora la nostra preferenza verso Eurolandia. La nostra filosofia di gestione dei fondi azionari: maggior prudenza nei confronti dei titoli di crescita interessanti e ben valorizzati e una riduzione della prevalenza “growth” a vantaggio dell’universo "value".
La nostra filosofia di gestione sui fondibilanciati: un po’ di «profit taking» sulla componente azionaria e il mantenimento della componente obbligazionaria sulle duration brevi che non hanno tendenza a risalire prima dei previsti annunci della FED

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