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BCE, previsto un rialzo dei tassi di 75 punti base nella riunione del 27 ottobre 2022

di Redazione Lapenna del Web 26 ott 2022 ore 08:35 Le news sul tuo Smartphone

bce_18François Rimeu - Senior Strategist di La Française AM - prevede che nella riunione del 27 ottobre 2022 la BCE aumenterà i tassi di interesse di 75 punti base, portando il tasso di deposito all'1,5%. Il motivo lo ha spiegato il Consiglio direttivo: allo stato attuale, l'inflazione è troppo elevata e i suoi rischi restano orientati al rialzo.

Nonostante i rischi di recessione, l'esperto ritiene che Christine Lagarde confermerà l'approccio meeting-by-meeting per calibrare i tassi di interesse.

Inoltre, Rimeu sostiene che la banca centrale "annuncerà modifiche alla remunerazione della liquidità in eccesso (operazioni di finanziamento mirate a lungo termine, TLTRO, reverse tiering) per incoraggiare le banche a rimborsare in anticipo i prestiti TLTRO".

Secondo l'esperto Christine Lagarde comunicherà anche l'intenzione della BCE di avviare il quantitative tightening sul programma di acquisto di asset (APP) quando il tasso di deposito si sposterà in territorio neutrale. "Prevediamo," spiega Rimeu, "che nella riunione di dicembre la BCE annuncerà ufficialmente il suo piano di riduzione dei titoli APP, che dovrebbe iniziare nel primo trimestre del 2023. Il QT sarà un processo graduale e passivo, che non comporterà la vendita attiva di obbligazioni".

Secondo l'esperto, la BCE deve proseguire i reinvestimenti nell'ambito del suo programma di acquisto di emergenza per le pandemie (PEPP) "almeno fino alla fine del 2024" e applicare la flessibilità ai suoi reinvestimenti come prima linea di difesa contro il rischio di frammentazione dell'euro. Christine Lagarde quindi ribadirà che la politica fiscale deve essere compatibile con la normalizzazione della politica monetaria.

Secondo François Rimeu, la BCE continuerà ad avere un atteggiamento da falco/aggressivo per mantenere la credibilità e riportare l'inflazione all'obiettivo di medio termine del 2%. "Anche se gli annunci del Consiglio direttivo di ottobre non saranno una sorpresa," conclude, " riteniamo che questa riunione possa spingere i differenziali di rendimento dei titoli sovrani dell'Unione economica e monetaria europea ad allargarsi".

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