La BCE è sulla buona strada per tagliare i tassi entro giugno?

Martin Wolburg - Senior Economist di Generali Investments - sostiene che l'inflazione persistente sia il rischio maggiore che potrebbe impedire alle banche centrali di tagliare i tassi.

L'esperto ha ricordato che la pubblicazione dell'inflazione PCE core (Personal Consumption spending) degli Stati Uniti per febbraio ha mostrato una lettura del 2,8% su base annua, invariata rispetto a gennaio e ancora al di sopra dell'obiettivo del 2% della Fed. Con riferimento ai dati sull'inflazione europea, Martin Wolburg ritiene che nella loro comunicazione i membri del Consiglio direttivo della BCE abbiano chiarito che una crescita salariale particolarmente sostenuta potrebbe mantenere i tassi ai massimi livelli più a lungo.

Tuttavia, Martin Wolburg nota come l'inflazione dell'area dell'euro si stia ulteriormente allentando a causa della disinflazione in corso, con la crescita dei salari negoziati, un parametro chiave per la BCE, che è scesa dal picco dello scorso anno ed è destinata a moderarsi ulteriormente. Inoltre, Martin Wolburg sostiene che, se l'anno scorso si è registrato un aumento significativo dei salari minimi, lo stesso non accadrà quest'anno, con le dinamiche salariali che si stanno ulteriormente riducendo.

In aggiunta, l'esperto si è espresso sull'inflazione dei servizi, che negli ultimi mesi si è mantenuta intorno al 4% su base annua e che secondo le sue previsioni, si ridurrà.

Nel complesso, Martin Wolburg ritiene che la BCE sia sulla buona strada per iniziare a tagliare i tassi entro giugno e ipotizza che sia improbabile che eventuali notizie sull’inflazione o aumenti delle tasse in alcuni paesi possano cambiare la situazione.