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BCE, il vero spartiacque potrebbe essere nella riunione di giugno

di Redazione Lapenna del Web 15 mar 2023 ore 10:27 Le news sul tuo Smartphone

bce_19Mabrouk Chetouane, Head of Global Market Strategy e Nicolas Malagardis, Market Strategist di Natixis Investment Managers spiegano che, come è stato chiaramente comunicato dai policy maker della BCE nelle ultime settimane, la Banca centrale farà una revisione al rialzo di 50 punti base nel meeting di marzo, portando il tasso di rifinanziamento principale al 3,5%. Inoltre, gli esperti ipotizzano che la presidente Christine Lagarde indicherà un altro deciso rialzo in vista di maggio sulla base della serie di dati pubblicati superiori alle attese, il più evidente dei quali è il rapporto sull'inflazione di febbraio.

"Sebbene l'inflazione headline dell'Eurozona sia diminuita rispetto al picco di ottobre (10,6% annuo), la maggior parte del calo è stato determinato dalla significativa diminuzione dei prezzi del gas e rimane comunque elevata, all'8,5%," ha puntualizzato Chetouane e Malagardis. "Ancora più importante, l'inflazione core, che esclude le componenti più volatili come l'energia e gli alimenti, ha raggiunto un nuovo massimo storico, al 5,6% annuo, rispetto al 5,3% di gennaio."

Chetouane e Malagardis ritengono che tutto ciò complica la valutazione in merito a se la politica monetaria stia diventando abbastanza restrittiva da rallentare la domanda e riportare l'inflazione a un livello vicino al 2%, e inoltre prevedono che, siccome l'economia si dimostra più resistente, è probabile che la nuova serie di proiezioni della BCE mostri una revisione al rialzo per la crescita del PIL del 2023.

Chetouane e Malagardis sottolineano che ciò sarebbe accompagnato da stime più elevate per l'inflazione core e la crescita dei salari, che terranno la BCE in guardia. "Per un ulteriore rallentamento del ritmo dei rialzi da parte della BCE è necessario si manifestino ulteriori segnali di restrizione delle condizioni del mercato del credito e del lavoro", hanno aggiunto i due esperti.

In conclusione, Chetouane e Malagardis ritengono che visti i dati economici in arrivo, sarà improbabile che ciò avvenga prima della riunione di giugno. "I recenti sviluppi nel settore bancario statunitense non dovrebbero indurre la BCE a deviare dalla sua traiettoria, poiché le banche europee dispongono di solidi coefficienti prudenziali che limitano il rischio di contagio", hanno concluso i due esperti.

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