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La battaglia delle banche centrali contro l’inflazione si fa ancora più dura

di Redazione Lapenna del Web 3 mar 2023 ore 10:18 Le news sul tuo Smartphone

scenario-politicoThomas Hempell - Head of Macro & Market Research di Generali Investments - ha analizzato l'andamento dei mercati azionari negli ultimi 12 mesi, evidenziando che, a distanza di un anno dalla guerra Russia-Ucraina, le azioni globali hanno recuperato terreno dal crollo iniziale, sebbene queste registrino ancora un calo del 4,3% dal giorno dello scoppio del conflitto.

Al contrario, l'esperto ha segnalato che i mercati obbligazionari hanno subito un duro colpo. "Anche se i prezzi del gas, del petrolio e della maggior parte delle materie prime sono scesi ai livelli pre-invasione, le preoccupazioni sull'inflazione continuano a pesare sulle obbligazioni, con i mercati dei titoli di stato europei in calo di quasi il 25% e i rendimenti dei Bund a 10 anni in aumento di circa 240 punti base", ha puntualizzato Thomas Hempell.

Secondo l'esperto, la complessa battaglia delle banche centrali sta diventando ancora più dura, in quanto l'inflazione complessiva è destinata a continuare a diminuire per il calo dei prezzi dell'energia e degli effetti base, ma la viscosità dell'inflazione di fondo ha messo a nudo il lavoro incompiuto degli istituti centrali.

"Abbiamo aggiornato le nostre previsioni sui tassi terminali per Fed (+50 punti base a 5,75% entro l'estate) e BCE (3,75%, +25 punti base), e la valutazione del mercato che prezza il primo taglio dei tassi ad inizio 2024 si dimostrerà probabilmente ottimista nel caso della BCE", ha concluso Thomas Hempell.

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