L’aumento dell’inflazione e quella tentazione (da vincere) di alzare i tassi (Corriere della Sera)
di Redazione Lapenna del Web 18 nov 2021 ore 09:07 Le news sul tuo Smartphone“Il problema è che è sempre facile capire ex post che eravamo fuori tempo. Quando ci si è in mezzo, molto meno”. Lo si legge in un pezzo di opinione a firma Federico Fubini pubblicato sul Corriere della Sera.
Il riferimento del giornalista è all’inflazione: “È possibile che, dopo il decennio deflattivo”, cioè quello che ha coinciso con il crollo economico del 2008, “anche l’Italia e l’Europa stiano seguendo gli Stati Uniti in una nuova fase di crescite sostenute dei prezzi?”
Per Fubini, le famiglie italiane si comportano ancora come se l’inflazione non esistesse. Solo il dato di ottobre si traduce in una tassa da 34 miliardi per chi deposita il denaro sul proprio conto, eppure i cittadini continuano a farlo.
Quale scenario per il futuro? Le banche centrali guardano all’inflazione come a un fenomeno temporaneo, la Bce ad esempio non sta lavorando a un rialzo dei tassi il prossimo anno. Il giornalista però sottolinea che circola anche un’altra interpretazione, quella di un cambio di regime economico nel quale il costo dell’energia è destinato a tenere sotto pressione tutti.
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