I segnali dall’oro e l’inflazione attesa
La settimana che inizia oggi sarà decisiva per ciò che riguarda le previsioni per l’inflazione del 2017 nel Mondo. Tra i temi cruciali del prossimo anno ci saranno di certo le aspettative di inflazione
di Valter Buffo 12 dic 2016 ore 10:17Commento giornaliero di www.recce-d.com
La settimana che inizia oggi sarà decisiva per ciò che riguarda le previsioni per l’inflazione del 2017 nel Mondo: oltre al forte rialzo del petrolio di questa mattina (verso i 55 dollari al barile) vedremo infatti i dati più aggiornati da USA, Eurozona e Regno Unito, e in Recce’d non escludiamo che si debba poi apportare una serie di ritocchi, anche significativi, alle previsioni “di consenso” per il 2017. Ritocchi forti e violenti che ci sono già stati, sui mercati finanziari: in tutte le maggiori aree, negli ultimi tre mesi, le “previsioni” per l’inflazione che si ricavano dai prezzi di mercato delle obbligazioni, ed in particolare di quelle legate al tasso di inflazione, sono in molti casi raddoppiate. Tutto chiaro e tutti d’accordo? Purtroppo no: ci sono altri segnali che sono in forte contraddizione con questo scenario di inflazione in aumento, il più forte dei quali arriva probabilmente dal prezzo dell’oro, una merce che tutti da sempre presentano come “rifugio contro l’inflazione” e che al contrario negli ultimi mesi ha visto il proprio prezzo scendere in modo rapido in particolare nelle ultime cinque settimane (primo grafico in basso), fino a tornare ai valori minimi dal febbraio scorso.
“Gold’s getting hit from all directions,” said Tom Kendall, head of precious metals strategy at ICBC Standard Bank Plc in London. “We have very weak physical markets, we’ve had this surge in bond yields and equities, ETF outflows and talk of Trump’s fiscal stimulus, all of which conspired to push down prices. “The rally in the dollar, bond yields edging higher and the positive performance of the equity markets are signs of risk-on appetite, which is negative for gold,” said James Steel, chief precious-metals analyst at HSBC Holdings Plc in New York.
Come vedete tra gli operatori la spiegazione fa riferimento ai tassi di interesse ufficiali, a Trump, al dollaro USA, al rialzo delle azioni. A tutto quanto, insomma: e quindi a nulla. Non sembra esserci una chiara spiegazione. E non basta: perché anche per il futuro le previsioni convergono su un prezzo dell’oro in ulteriore calo.
Gold will be on the retreat in 2017 on rosier global economic growth and tighter policy from the Federal Reserve, which will hikes rates twice, according to the most accurate bullion forecaster tracked by Bloomberg in the third quarter. Bulllion will be at $1,175 an ounce in the first quarter, $1,150 between April and June, $1,125 in the third period and $1,100 by the fourth, according to a presentation from Barnabas Gan, an economist at Singapore-based Oversea-Chinese Banking Corp., “With the U.S. Fed most likely to raise interest rates next week by 25 basis points, the firmer dollar is a very, very strong factor to limit any rally,” Gan said. ABN Amro NV has the same forecast as OCBC, citing rising real Treasury yields as being a “major negative” for bullion. “Our base case scenario for 2017 is for next year to be rosy, for global growth to pick up, and for the safe haven demand for gold to actually slow down,” said Gan. “But there are very clear risks to this outlook. There are still geopolitical tensions and there are still a lot of issues at play."
CONCLUSIONE Recce’d prevede che tra i temi centrali del 2017 ci sarà ancora l’inflazione, e soprattutto le aspettative di inflazione: ci può aiutare il prezzo dell’oro?
Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 12 dicembre 2016, abbiamo trattato i seguenti temi:
1. Quello in atto sulle banche italiane in Borsa è un gioco pokeristico: un “all in”, o meglio ancora una “puntata al buio”. Recce’d non partecipa a questo tipo di gioco: ma osserva tutto con grandissima attenzione
2. E’ la settimana delle Banche Centrali: non solo la Fed, anche la Bank of England e la Banca del Messico
3. Il petrolio fa segnare stamattina i massimi 2016
4. SEZIONE L'OPERATIVITA' Record degli indici di Borsa USA: che tipo di segnale arriva a noi investitori?
5. SEZIONE L'ANALISI C’è un secondo fatto importantissimo che è accaduto lo scorso 8 novembre. Una data che resterà nella storia (almeno dei mercati finanziari) non soltanto per l’Elezione di Donald J. Trump