Rame al rialzo, forte ribasso per il gold
Nulla di nuovo per le quotazioni del brent che si mantengono stabili in un’area laterale prossima alla fascia di prezzo di 111$ al barile, senza offrire particolari nuovi spunti operativi
di Redazione Soldionline 4 dic 2012 ore 14:32
A cura di Marco Dall’Ava, di XTB Italia (marco.dallava@xtb.it)
Nulla di nuovo per le quotazioni del brent che si mantengono stabili in un’area laterale prossima alla fascia di prezzo di 111$ al barile, senza offrire particolari nuovi spunti operativi. Durante la scorsa ottava ha prevalso qualche vendita tuttavia velocemente riassorbita sul finire di settimana; nella giornata di ieri abbiamo registrato un ritorno di forza con relativo tentativo di superare i massimi relativi precedenti, testati in area 112.18 il 19 novembre scorso, movimento che tuttavia non è riuscito a fornire i necessari segnali di continuazione definendo viceversa un pattern candlestick di inversione che ha riportato qualche vendita durante le ultime ore. Nonostante questo tentativo fallito, nella seduta di ieri, il quadro tecnico rimane immutato con view rialzista: ci attendiamo nelle prossime ore/giornate una prosecuzione del movimento ascendente di fondo, con relativo nuovo tentativo di definire nuovi massimi di periodo. Obiettivi del movimento restano i medesimi fissati tra 112.88-113.20 livelli oltre i quali difficilmente il brent riuscirà a spingersi e che definirà in seconda battuta una correzione. Come supporto da monitorare, per il breve termine, fissiamo il livello posto a 109.21 che in caso di breakout deteriorerebbe in maniera quantomeno parziale il quadro tecnico rialzista di medio termine. Analizzando l’andamento degli indicatori in questo caso non troviamo convergenza nei segnali che ci stanno fornendo: lo stocastico ha già definito un segnale ribassista, ma il Rsi si trova in chiara zona neutrale (attualmente Rsi=48) circostanza che potrebbe invalidare il segnale ribassista sullo stocastico definendo così un falso segnale.
Figura 1 – OIL
Il rame prosegue nella sua impostazione rialzista delle ultime settimane dopo il test dei minimi di periodo a 7486 punti registrati il 9 novembre scorso. Movimento che comunque dobbiamo definire semplicemente di rimbalzo tecnico se confrontato con il precedente ampio downtrend configuratosi a partire dai massimi dello scorso settembre. Commodity che è riuscita in successione a superare la prima resistenza posta a 7812 raggiungendo così il successivo target prefissatoci stante a 7921$. Movimento che è riuscito altresì a superare anche questo livello statico portandosi attualmente in prossimità di area 8000, importante livello psciologico.
Da monitorare attentamente il compartamento del sottostante nelle prossime in quanto dagli attuali livelli 8000-8044 potrà terminare questa fase di rimbalzo e rivedere le vendite nelle prossime giornate. Gli indicatori ci confermano la nostra view in quanto stanno per raggiungere l’area di ipercomprato con inoltre la formazione delle prime divergenze negative su timeframe orario, dove gli indicatori già da parecchie ore hanno raggiunto l’area di overbought. Primo segnale short, che indebolirebbe la struttura grafica attuale, in caso di cedimento del supporto stante a 7792$.
Figura 2 – COPPER
forte ribasso a cui abbiamo assistito per le quotazioni del gold la scorsa settimana dopo la violazione del primo livello supportivo posto a 1745$ abbiamo registrato una violenta accellerazione ribassista durante la seduta del 28.11 dove, ben visibile sul grafico H4, si è formata una candela ribassista che ha condotto le quotazioni dell’oro da area 1740 fino ai minimi posti a 1705. Da questi livelli è iniziata una fase di rimbalzo tecnico a cui però è seguito durante la nottata un nuovo movimento discendente che ha condotto l’oro a definire nuovi minimi di periodo poco sotto l’area psicologica di 1700$ da cui sono riprese nelle prime ore di oggi gli acquisti. Con la definizione durante questa notte di nuovi minimi si è delineato un interessante pattern armonico rialzista, trattasi di un Bullish Butterfly, che potrà riportare la positività nelle prossime ore/giornate. Se dovessero reggere difatti i minimi raggiunti oggi, potremo avere un ritorno deciso degli acquisti con approdo anche fino all’area 1737-1740. Conferma di questo movimento si avrebbe in caso di superamento della resistenza passante a 1722$. Gli indicatori avvolorano ulteriormente questa view di rimbalzo, in quanto sia sul Rsi che sullo Stocastico è stata raggiunta l’area di ipervenduto e si sono definite chiare divergenze positive.
Solo qualora dovessero proseguire le vendite nelle prossime ore violando i minimi intraday allora il ribasso continuerebbe fino a 1690.52-1688.62 livelli che corrispondono ad un’ulteriore area supportiva piuttosto importante dove ci attendiamo un ritorno degli acquisti.
Figura 3 – GOLD
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Nulla di nuovo per le quotazioni del brent che si mantengono stabili in un’area laterale prossima alla fascia di prezzo di 111$ al barile, senza offrire particolari nuovi spunti operativi. Durante la scorsa ottava ha prevalso qualche vendita tuttavia velocemente riassorbita sul finire di settimana; nella giornata di ieri abbiamo registrato un ritorno di forza con relativo tentativo di superare i massimi relativi precedenti, testati in area 112.18 il 19 novembre scorso, movimento che tuttavia non è riuscito a fornire i necessari segnali di continuazione definendo viceversa un pattern candlestick di inversione che ha riportato qualche vendita durante le ultime ore. Nonostante questo tentativo fallito, nella seduta di ieri, il quadro tecnico rimane immutato con view rialzista: ci attendiamo nelle prossime ore/giornate una prosecuzione del movimento ascendente di fondo, con relativo nuovo tentativo di definire nuovi massimi di periodo. Obiettivi del movimento restano i medesimi fissati tra 112.88-113.20 livelli oltre i quali difficilmente il brent riuscirà a spingersi e che definirà in seconda battuta una correzione. Come supporto da monitorare, per il breve termine, fissiamo il livello posto a 109.21 che in caso di breakout deteriorerebbe in maniera quantomeno parziale il quadro tecnico rialzista di medio termine. Analizzando l’andamento degli indicatori in questo caso non troviamo convergenza nei segnali che ci stanno fornendo: lo stocastico ha già definito un segnale ribassista, ma il Rsi si trova in chiara zona neutrale (attualmente Rsi=48) circostanza che potrebbe invalidare il segnale ribassista sullo stocastico definendo così un falso segnale.
Figura 1 – OIL
Il rame prosegue nella sua impostazione rialzista delle ultime settimane dopo il test dei minimi di periodo a 7486 punti registrati il 9 novembre scorso. Movimento che comunque dobbiamo definire semplicemente di rimbalzo tecnico se confrontato con il precedente ampio downtrend configuratosi a partire dai massimi dello scorso settembre. Commodity che è riuscita in successione a superare la prima resistenza posta a 7812 raggiungendo così il successivo target prefissatoci stante a 7921$. Movimento che è riuscito altresì a superare anche questo livello statico portandosi attualmente in prossimità di area 8000, importante livello psciologico.
Da monitorare attentamente il compartamento del sottostante nelle prossime in quanto dagli attuali livelli 8000-8044 potrà terminare questa fase di rimbalzo e rivedere le vendite nelle prossime giornate. Gli indicatori ci confermano la nostra view in quanto stanno per raggiungere l’area di ipercomprato con inoltre la formazione delle prime divergenze negative su timeframe orario, dove gli indicatori già da parecchie ore hanno raggiunto l’area di overbought. Primo segnale short, che indebolirebbe la struttura grafica attuale, in caso di cedimento del supporto stante a 7792$.
Figura 2 – COPPER
forte ribasso a cui abbiamo assistito per le quotazioni del gold la scorsa settimana dopo la violazione del primo livello supportivo posto a 1745$ abbiamo registrato una violenta accellerazione ribassista durante la seduta del 28.11 dove, ben visibile sul grafico H4, si è formata una candela ribassista che ha condotto le quotazioni dell’oro da area 1740 fino ai minimi posti a 1705. Da questi livelli è iniziata una fase di rimbalzo tecnico a cui però è seguito durante la nottata un nuovo movimento discendente che ha condotto l’oro a definire nuovi minimi di periodo poco sotto l’area psicologica di 1700$ da cui sono riprese nelle prime ore di oggi gli acquisti. Con la definizione durante questa notte di nuovi minimi si è delineato un interessante pattern armonico rialzista, trattasi di un Bullish Butterfly, che potrà riportare la positività nelle prossime ore/giornate. Se dovessero reggere difatti i minimi raggiunti oggi, potremo avere un ritorno deciso degli acquisti con approdo anche fino all’area 1737-1740. Conferma di questo movimento si avrebbe in caso di superamento della resistenza passante a 1722$. Gli indicatori avvolorano ulteriormente questa view di rimbalzo, in quanto sia sul Rsi che sullo Stocastico è stata raggiunta l’area di ipervenduto e si sono definite chiare divergenze positive.
Solo qualora dovessero proseguire le vendite nelle prossime ore violando i minimi intraday allora il ribasso continuerebbe fino a 1690.52-1688.62 livelli che corrispondono ad un’ulteriore area supportiva piuttosto importante dove ci attendiamo un ritorno degli acquisti.
Figura 3 – GOLD