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Reazioni caute alle indicazioni della BCE

Le borse sono rimaste sostenute e su livelli di massimo durante la giornata di ieri, una giornata che ha visto la pubblicazione delle prime minute da parte della BCE.

di Redazione Soldionline 20 feb 2015 ore 09:40

A cura di FXCM.it

Le borse sono rimaste sostenute e su livelli di massimo durante la giornata di ieri, una giornata che ha visto la pubblicazione delle prime minute da parte della BCE. Come sappiamo infatti, a partire da quest’anno la BCE spalmerà le diverse riunioni del board direttivo non su base mensile, ma una volta ogni sei settimane, per poi far seguire ai vari meeting la pubblicazione degli statement relativi alle decisioni prese, come fatto ieri.
bce5 Nessuna novità o differenza sostanziale rispetto a quanto comunicatoci durante la conferenza stampa tenuta da Draghi dopo la decisione dell’istituto di Francoforte di procedere con il piano di QE, una misura definita come l’unica rimasta in grado di apportare uno stimolo monetario importante ed efficace nell’area euro, al fine di raggiungere l’obiettivo della stabilità dei prezzi nel medio periodo. Un obiettivo che, secondo alcuni membri del consiglio direttivo, avrebbe potuto essere raggiunto decidendo di acquistare titoli di stato soltanto dei Paesi a più alto rating (si sarebbero esclusi i Paesi del sud Europa, Spagna ed Italia sopra tutti) al fine di bilanciare costi e benefici di questa nuova politica di stimolo. Un obiettivo che, sempre secondo alcuni membri, si sarebbe potuto raggiungere anche senza varare, almeno per il momento, un vero e proprio piano di allentamento monetario, una politica di wait and see sarebbe stata più adeguata (il QE secondo tali membri deve essere utilizzato soltanto di fronte a situazioni definite come d’emergenza), pur essendo stata riconosciuta da tutti la legalità delle mosse che infine sono state decise. Una decisione presa non all’unanimità ma che è stata ampiamente condivisa.
La reazione del mercato è stata latitante, come era lecito attendersi, in quanto tutte le comunicazioni che sono andate a confermare o a disattendere le aspettative che si erano create prima del meeting del 22 gennaio erano state passate al mercato tramite la conferenza stampa. Le borse hanno, come visto, continuato a mantenersi su livelli di massimo mentre non abbiamo assistito a movimenti particolari né sull’euro, né tantomeno sul dollaro che continua a mostrare gradei di decorrelazioni importanti nel momento in cui vengono rilasciati dati che non riguardano nello specifico l’economia americana. Per quanto concerne la giornata di oggi avremo alle ore 9.30 la pubblicazione dei dati sui PMI (manifatturiero e dei servizi) per quanto riguarda l’area euro, dati che non dovrebbero muovere molto il mercato a meno di importanti scostamenti dalle previsioni poiché la situazione europea è ben percepita da investitori ed operatori, pubblicazioni seguite dalle vendite al dettaglio inglesi alle ore 10.30 (queste potrebbero invece portare ad aumenti di volatilità, pur non legando le nostra aspettative ad una reazione congruente con i dati ma soltanto ai livelli tecnici, dopo i movimenti cui abbiamo assistito post minute BoE) per concludere la giornata con il PMI manifatturiero degli Usa, un quarto d’ora prima delle ore 16.00. Il market mover più importante potrebbe però essere rappresentato dal meeting straordinario dei ministri delle finanze dell’area euro, che alle ore 15.00 affronteranno l’annoso discorso greco, sul quale faremo il punto settimana prossima. Passiamo ora a ragionare sui livelli tecnici di attenzione per la giornata di oggi.

ANALISI TECNICA VALUTE
EURO-DOLLARO
I confini studiati ieri hanno ben retto ed i prezzi non sono riusciti a superare né le resistenze, né i supporti (quest’ultimi, non ancora raggiunti). La situazione tecnica di medio periodo continua a restituire, su un time frame a 4 ore, un’area statica di resistenza passante tra 1.1460 e 1.1535, che seguiremo con attenzione data la price action che non sta mostrando la formazione di nuovi minimi decrescenti (approfondiremo i concetti di medio periodo all’interno del nostro Morning Meeting). Per quanto riguarda l’intraday, seguiamo la congestione laterale formatasi tra 1.1445 e 1.1335, dove ci concentreremo su una possibile rottura a ribasso dell’area passante per 1.1330, con 1.1315 come livello oltre il quale il movimento potrebbe risultare di estensione verso i minimi precedenti passanti per 1.13 figura e 1.12 ¾. Attenzione al fatto che se il mercato dovesse ripiegare sopra area 1.1345 dopo aver tentato delle rottura a ribasso potrebbe iniziare a farci considerare l’idea che i prezzi possano tornare verso  la parte centrale della congestione, con 1.1355 come livello di trigger nel momento in cui i prezzi non dovessero tentare rotture ribassiste ma partissero direttamente a rialzo.

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DOLLARO-YEN
Ottima la tenuta delle resistenze studiate ieri, raggiunte dai prezzi con stocastico orario in ipercomprato e con le classi di volatilità confermate che hanno portato al raggiungimento di area 118.75 prima di consolidare tra le resistenze ed i primi livelli di target indicati ieri. Ci troviamo di fronte a livelli che possono essere considerati ancora validi da ieri, con le aree passanti intorno a 119.05/15 che rappresentano ancora delle resistenze e con 118.75 che potrebbe rappresentare un’area oltre la quale i prezzo potrebbero puntare 118.40 (una decina di punti di tolleranza ci sembra di dovere). Sotto gli ultimi livelli visti, nel momento in cui lo stocastico orario dovesse trovarsi in ipervenduto e quello a 4 ore dovesse mantenersi lontano dalla zona di ipervenduto, potrebbe essere possibile ipotizzare dei tentativi di accelerazione verso 118.00/20, area di supporto importante sulla quale comunque non penseremo per la giornata di oggi a posizionamenti lunghi, ma soltanto a liquidare eventuali posizioni corte. Dovessimo assistere a ripartenze dei prezzi oltre area 119.25 il mercato potrebbe tentare delle accelerazioni verso gli scogli posti tra 119.45 e 119.60.

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DOLLARO-STERLINA
Perfetta nella sua semi-confusione la situazione tecnica del cable vista ieri (non riportiamo il riassunto dell’operatività per mancanza di tempo, consigliamo, per chi fosse interessato, la rilettura del paragrafetto visto ieri). Ci troviamo ora con i prezzi che si stanno mantenendo sopra le aree di supporto viste ieri che rimangono ancora valide per la giornata di oggi, con 1.5400/15 come zona all’0interno della quale poter valutare eventuali acquisti di sterlina, per ritorni verso 1.5430 e 1.5460, con l’idea che approfondimenti sotto area 1.5375 potrebbero lasciare strada a ridimensionamenti verso 1.5335 e 1.5310 (aggiorniamo i livelli di eventuali partenze a ribasso delle quotazioni rispetto a ieri, data la formazione di massimi decrescenti su un time frame orario, price action di consolidamento a nostro parere ma che non deve farci escludere potenziali rotture ribassiste dei prezzi come scenario difensivo).

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DOLLARO AMERICANO-DOLLARO AUSTRALIANO

Continuano a persistere le aree di resistenza che ormai seguiamo da tutta la settimana, con 0.7850 / 0.7875, dove eventualmente iniziare a valutare potenziali acquisti di dollaro americano nel momento in cui dovessimo assistere al raggiungimento dell’area di iperomprato da parte dello stocastico a 4 ore, per ritorni verso 0.7815, 0.77 ¾ ed eventualmente la rottura dei minimi di ieri (dove abbiamo assistito alla falsa rottura dell’area di 0.77 ¼, per questo motivo inseriamo le tolleranze sulle rotture), tenendo conto che eventuali rotture rialziste i area 0.7885 potrebbero condurre a tentativi di accelerazioni verso area 0.7930 (a causa del fatto che sono stati formati minimi crescenti e massimi crescenti, che avvalorerebbero lo scenario difensivo impostato).

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