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Più petrolio russo in Italia ma a trainare gli acquisti sono le raffinerie di Mosca (Il Sole24Ore)

di Redazione Lapenna del Web 23 mag 2022 ore 07:15 Le news sul tuo Smartphone

estrazione-petrolioSecondo le stime di Kepler, riportate da Sissi Bellomo per Il Sole24Ore di sabato 21 maggio, l'Italia sarebbe diventata una delle più importanti destinazioni del petrolio russo in Europa. Le importazioni di greggio di maggio sarebbero state quattro volte più alte rispetto a quelle prima della guerra in Ucraina. Gli acquisti sarebbero stati però pilotati da Mosca e dalle raffinerie che attualmente controlla in Italia e non solo: molti barili in transito, infatti, sono destinati alla Germania. Circa 2/3 del petrolio russo che sta arrivando in Italia è destinato alla raffineria Isab di Priolo, Siracusa, dove viene prodotto circa 1/5 del carburante italiano. L'impianto è di proprietà della russa Lukoil, che la controlla attraverso la svizzera Litasco.

L'aumento degli acquisti sarebbe stato un effetto collaterale delle sanzioni già introdotte: le esportazioni petrolifere russe "stanno tenendo meglio del previsto", scrive Bellomo. Secondo l'Aie (Agenzia Internazionale dell'Energia) "si aspettava un calo, invece sono rimbalzate di 620mila barili al giorno, a 8,1 milioni, tornando ai livelli di gennaio-febbraio" - spinte soprattutto da Cina e India.

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