Petrolio, accordo a quattro per limitare la produzione. No dell’Iran e il prezzo cala (La Repubblica)
di Mauro Introzzi 17 feb 2016 ore 08:14 Le news sul tuo SmartphoneIl quotidiano riporta le ultime sul tema del petrolio. Nelle scorse ore alcuni paesi produttori come Russia, Arabia Saudita, Qatar e Venezuela erano arrivati ad un accordo per il congelamento della produzione. Ma l’annuncio di ieri non è stato considerato una vera svolta dai mercati, e le quotazioni del greggio hanno ripreso la corsa al ribasso, chiudendo appena sopra i 29 dollari. Il motivo? Il fronte messo assieme dall’Arabia saudita, che include Paesi Opec come Venezuela e Qatar nonché il più grosso non-Opec che è la Russia, è stato subito indebolito da defezioni importanti. Due fra tutte, l’Iran e l’Iraq, il cui comportamento è in rotta di collisione con l’Arabia. La guerra religiosa tra sunniti e sciiti si affianca ad una guerra geo-economica non meno dura. L’Iran per ora non ci sta a cambiare i suoi piani, che prevedono un raddoppio della produzione per tornare ai livelli pre-sanzioni. Quindi un aumento di un milione di barili al giorno. Anche l’Iraq ha moltiplicato gli sforzi per tornare ai tempi di prima della guerra e attualmente la sua produzione è salita a 4,3 milioni di barili al giorno.