L'oro non sempre è una garanzia di difesa dall'inflazione
di Redazione Lapenna del Web 16 ago 2021 ore 10:07 Le news sul tuo Smartphone“L’oro non è sempre garanzia di difesa dall’inflazione, conserva invece la sua efficacia quando si tratta di proteggersi da shock improvvisi o crisi politiche”. Sono le conclusioni a cui arriva di Carlo Benetti, Market Specialist di GAM (Italia) SGR, dopo un confronto tra la situazione odierna e quanto successo dal 1973.
“Negli anni Settanta l’oro ha costituito un baluardo dal ritorno dell’inflazione”, ricorda Benetti, “molti si chiedono se oggi non si stia ripetendo l’errore di allora, quando i primi segnali di inflazione vennero definiti transitori e ignorati”, soprattutto dalla Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti.
“Tra il 1973 e il 1979, il valore dell’oro crebbe del 35% distanziando di molto l’inflazione che correva a quasi il 9% all’anno”. Il legame tuttavia non venne confermato nella prima metà degli anni Ottanta (quando l’oro perse circa il 10% mentre l’inflazione media annua si aggirava a 6,5%) e tra il 1988 e il 1991 (il prezzo dell’oro diminuiva e l’inflazione correva al 4,6%).
Questo perché “quando viene meno la fiducia nelle istituzioni si rafforza la fiducia nel metallo prezioso, una tendenza vecchia come il mondo”, conclude l’analista.
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