L’Opec non frena la produzione e il greggio ritorna sotto i 50 dollari (La Repubblica)
di Edoardo Fagnani 1 nov 2016 ore 07:51 Le news sul tuo SmartphoneLa Repubblica ha dato ampio risalto al nuovo calo del prezzo del petrolio che ieri è scivolato ben al di sotto della soglia psicologica dei 50 dollari al barile.
In attesa della nuova riunione dei paesi dell’OPEC in calendario per la fine di novembre, che dovrebbe dare il via agli accordi di produzione del greggio, gli incontri informali tenutisi lo scorso week-end a Vienna hanno evidenziato alcune crepe tra i componenti del cartello. Uno scenario che potrebbe complicare il raggiungimento dell’accordo nell’incontro di fine mese.
La Repubblica evidenzia che il comparto si mantiene su un equilibrio precario, a cui i paesi dell’OPEC non possono sfuggire. “Se i depositi si svuotano un po’ e il prezzo torna vicino ai 60 dollari, come spera l’Opec, ripartono in massa gli americani dello shale e la bolla si rigonfia”, ha evidenziato il quotidiano, che, tuttavia, ha aggiunto “Gli investimenti nel settore, adesso, sono fermi e, presto, il mancato rimpiazzo dei pozzi esauriti si farà sentire. Ma non è detto che, nel prossimo decennio, il petrolio trovi più la domanda degli anni passati”.