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15 agosto 1971, la svolta di Nixon: il dollaro non è più legato all’oro (Corriere della Sera)

di Redazione Lapenna del Web 13 ago 2021 ore 08:17 Le news sul tuo Smartphone

borsa-usa_3Il 15 agosto di 50 anni fa, nel 1971, il presidente degli Stati Uniti Richard Nixon comparì in televisione per annunciare, tra le altre cose, la sospensione unilaterale degli accordi di Bretton Woods. Ne scrive Danilo Taino sul Corriere della Sera: “Fu il ‘Nixon shock’: chiuse l’epoca dei cambi stabili, aprì quella delle valute fluttuanti e del boom della finanza", queste le parole del giornalista. 

Gli accordi del 1944 avevano infatti inaugurato un’epoca di stabilità monetaria, ancorando tutte le valute dei sistemi a libero mercato al dollaro e il dollaro all’oro, per un valore di 35 dollari l’oncia. La decisione di Nixon di una marcia indietro veniva da una sopravvalutazione della moneta a stelle e strisce negli anni Sessanta, “a causa delle spese per la guerra in Vietnam, di una bilancia dei pagamenti negativa, di un debito pubblico in crescita”, si legge sul quotidiano. 

I dati raccontano che l’inflazione negli Usa fu sotto controllo durante tutto il periodo del gold standard, nonostante la contrarietà di molti economisti al sistema - tra gli avversari, anche John Maynard Keynes. Oggi un ritorno a al gold standard sarebbe impossibile e a fare da garanzia ci sono le banche centrali.

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