Miniere chiuse e pochi lingotti. Così è ripartita la corsa all’oro (La Repubblica)
di Mauro Introzzi 26 mar 2020 ore 07:59 Le news sul tuo SmartphoneIl quotidiano fa il punto della situazione sul comparto dell'oro in questi giorni di emergenza sanitaria da Covid-19. Da sempre considerato - a ragione - un bene rifugio, il suo mercato è "andato in tilt" dopo che i lingotti di piccola taglia si sono resi introvabili per la serrata di tre grandi raffinerie svizzere e a seguito della chiusura, per 3 settimane, delle miniere del Sudafrica a causa della quarantena imposta dal governo di Pretoria.
La Repubblica ricostruisce l'andamento dei prezzi nelle ultime settimane: "nelle prime fasi del contagio, con la Cina in lockdown, aveva iniziato a salire, balzando dai 1.500 dollari l’oncia di inizio anno fino alla soglia dei 1.700 il 9 marzo". Poi la retromarcia, quando il virus è arrivato in Europa e negli Usa e il suo prezzo è scivolato a 1.470 dollari. Da qualche giorno, invece, il ciclo si è invertito.
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