Lo zucchero potrebbe riprendere il trend rialzista
Il mercato dello zucchero che a differenza della maggior parte delle materie prime che si trovano attualmente sui massimi di periodo, da inizio febbraio ha registrato un deciso ritracciamento
di Redazione Soldionline 3 mar 2011 ore 14:10
A cura di Marco Dall’Ava , di XTB (marco.dallava@xtb.it)
Analisi macroeconomica – Il mercato dello zucchero che a differenza della maggior parte delle materie prime che si trovano attualmente sui massimi di periodo (se non sui massimi storici come nel caso dell’oro), da inizio febbraio ha registrato un deciso ritracciamento. Importante notare come vista la forte carenza di questa materia prima a fine febbraio la Commissione europea ha dato il suo parere favorevole ad un aumento dell’importazioni di zucchero, a dazio zero ed esentasse, per il mercato comunitario. Anche Mosca, oltre all’Unione europea, ha deciso di agevolare le importazioni a causa della terribile siccità dei mesi scorsi. Le motivazioni della carenza di zucchero sono da riscontrare nelle cattive condizioni metereologiche degli ultimi mesi, per esempio in Australia, secondo fornitore mondiale di zucchero insieme alla Thailandia, dove a causa delle alluvioni degli ultimi mesi le esportazioni saranno solamente di 2,4 milioni di tonnellate rispetto alle 3,2 previste.
Analisi tecnica – Dopo aver superato i massimi trentennali la commodity ha registrato dei massimi storici a 35.93, per poi ritracciare bruscamente durante il mese di febbraio. Questo movimento era ben prevedibile vista la chiara divergenza negativa tra l’andamento dei prezzi e l’indicatore Rsi formatasi dalla fine del 2010. Si è configurata sul grafico una correzione ABC irregolare che, dopo essersi appoggiata sul supporto a 27.15, ha permesso un rimbalzo delle quotazioni che durante le prossime settimane potrebbe creare nuovi massimi storici. Una prima conferma in tale direzione la avremmo in caso di superamento della resistenza posta a 30.50, con conferma in chiusura giornaliera, che riporterebbe la commodity fino a 32.44 ed eventualmente in area 36 in seconda battuta.
Viceversa, se venisse violato l’importante supporto stante a 26.41 assisteremmo ad un avvitamento dei prezzi verso il basso, con obiettivo ribassista fissato a 22.70 ed eventualmente a 21.76 in seconda battuta. Ipotesi quest’ultima che comunque riteniamo poco probabile.
X- Trade Brokers Dom Maklerski non è responsabile di eventuali decisioni di investimento che vengono prese sotto l'influenza delle informazioni ricevuta tramite questa email. Nessuna delle informazioni presenti può essere considerata come una raccomandazione, promessa o garanzia che l'investitore otterrà un profitto o minimizzare i rischi tramite l'utilizzo di informazioni presenti o come un invito ad investire su strumenti finanziari di cui non si ha una conoscenza appropriata.
Le transazioni in CFD sono ad alto rischio e possono causare perdite superiori l'investimento iniziale. Negoziare con le opzioni e contratti a termine richiede conoscenza degli strumenti finanziari e senso di responsabilità.
Analisi macroeconomica – Il mercato dello zucchero che a differenza della maggior parte delle materie prime che si trovano attualmente sui massimi di periodo (se non sui massimi storici come nel caso dell’oro), da inizio febbraio ha registrato un deciso ritracciamento. Importante notare come vista la forte carenza di questa materia prima a fine febbraio la Commissione europea ha dato il suo parere favorevole ad un aumento dell’importazioni di zucchero, a dazio zero ed esentasse, per il mercato comunitario. Anche Mosca, oltre all’Unione europea, ha deciso di agevolare le importazioni a causa della terribile siccità dei mesi scorsi. Le motivazioni della carenza di zucchero sono da riscontrare nelle cattive condizioni metereologiche degli ultimi mesi, per esempio in Australia, secondo fornitore mondiale di zucchero insieme alla Thailandia, dove a causa delle alluvioni degli ultimi mesi le esportazioni saranno solamente di 2,4 milioni di tonnellate rispetto alle 3,2 previste.
Analisi tecnica – Dopo aver superato i massimi trentennali la commodity ha registrato dei massimi storici a 35.93, per poi ritracciare bruscamente durante il mese di febbraio. Questo movimento era ben prevedibile vista la chiara divergenza negativa tra l’andamento dei prezzi e l’indicatore Rsi formatasi dalla fine del 2010. Si è configurata sul grafico una correzione ABC irregolare che, dopo essersi appoggiata sul supporto a 27.15, ha permesso un rimbalzo delle quotazioni che durante le prossime settimane potrebbe creare nuovi massimi storici. Una prima conferma in tale direzione la avremmo in caso di superamento della resistenza posta a 30.50, con conferma in chiusura giornaliera, che riporterebbe la commodity fino a 32.44 ed eventualmente in area 36 in seconda battuta.
Viceversa, se venisse violato l’importante supporto stante a 26.41 assisteremmo ad un avvitamento dei prezzi verso il basso, con obiettivo ribassista fissato a 22.70 ed eventualmente a 21.76 in seconda battuta. Ipotesi quest’ultima che comunque riteniamo poco probabile.
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