La corsa del petrolio a 100 dollari spinta da domanda record e Opec+ (Affari & Finanza - La Repubblica)
di Redazione Lapenna del Web 21 feb 2022 ore 08:00 Le news sul tuo SmartphoneIl 20 aprile 2020 il Wti - l'indice di riferimento dei prezzi sul mercato americano - in piena emergenza pandemica era sceso a livelli negativi per la prima volta nella storia: in teoria le petrolifere avrebbero dovuto "pagare" (37 dollari) perché qualcuno ritirasse i barili di greggio. Ad oggi, nel 2022, la situazione è del tutto ribaltata, con prezzi al barile che superano i 90 dollari. Quotazioni mai viste dal 2014.
Secondo quanto riportato da Luca Pagni per Affari & Finanza di La Repubblica, il "merito" sarebbe della ripresa economica globale e della fine dei lockdown, con un rialzo della domanda di tutte le materie prime, come gas e petrolio. L'attuale corsa potrebbe non fermarsi: a raggelare il clima non c'è stato un inverno rigido, ma la situazione geopolitica in Ucraina. Non si tratta però, secondo gli analisti, di un aumento congiunturale della domanda. Il settimanale afferma che secondo l'Agenzia internazionale dell'energia (Iea) l'aumento dei consumi petroliferi è guidato dalle misure tolleranti prese dai governi per far fronte all'emergenza pandemica.
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