L¹euro non rappresenta una minaccia per la ripresa dell'Eurozona - Amundi
di Edoardo Fagnani 15 set 2017 ore 11:21 Le news sul tuo SmartphoneSecondo Philippe Ithurbide, Global Head of Research, Strategy and Analysis di Amundi Asset Management, l'euro, ai livelli attuali, non mette a repentaglio la ripresa dell'Eurozona (da gennaio +14% sul dollaro USA e da maggio +6% in termini ponderati per l'interscambio). "Fin quando l'apprezzamento dell'euro rimarrà graduale e sarà guidato dai fondamentali, avrà un impatto trascurabile sulle nostre previsioni macroeconomiche", ha precisato l'esperto.
Philippe Ithurbide ha puntualizzato che a settembre la dinamica dell'euro avrà una posizione di primo piano nel dibattito sulla politica monetaria della BCE. "Se la moneta unica si stabilizzerà o continuerà ad apprezzarsi gradualmente come previsto nel nostro scenario di base, la BCE potrebbe annunciare, forse a ottobre, una riduzione del programma di QE dal gennaio 2018. Se invece dovesse invece continuare ad apprezzarsi rapidamente in termini ponderati per l'interscambio, la BCE potrebbe assumere una posizione più accomodante e rimandare il tapering", ha evidenziato lo strategist.
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