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L’anno che verrà!

Comincia finalmente il 2009, nella speranza che sia migliore del precedente, che invece è sicuramente stato l’annus horribilis per eccellenza. Qualcuno dice “anno bisesto, anno funesto” ed effettivamente possiamo dire con certezza che per i mercati finanziari questo sia stato tale.

di Mauro Introzzi 5 gen 2009 ore 08:14
A cura di www.salex.it

Comincia finalmente il 2009, nella speranza che sia migliore del precedente, che invece è sicuramente stato l’annus horribilis per eccellenza. Qualcuno dice “anno bisesto, anno funesto” ed effettivamente possiamo dire con certezza che per i mercati finanziari questo sia stato tale.

Ebbene non è che con lo scattare della mezzanotte del 31 dicembre le cose siano molto cambiate, nel senso che per ora non possiamo certo sperare che nel giro di qualche settimane i mercati possano stabilmente riprendersi, ma forse, la psicologia dei mercati e degli investitori potrà aiutare e sostenere una leggera ripresa dovuta se non altro alla necessità di rimbalzi tecnici che sembrerebbero dovuti.

Sul mercato dei cambi il dollaro è rimasto in un range ampio contro Euro così come la maggior parte delle altre valute concorrenti, anche se la volatilità sembra ancora altissima.

Le aspettative sui tassi non sono cambiate, si attende infatti ancora una possibile riduzione generalizzata a livello globale e questo non potrà che tenere ancora i mercati depressi e le valute che ancora devono abbassare il costo del denaro sotto pressione.

Per quel che riguarda l’Eurusd siamo di fronte ad una incertezza assoluta su quelli che potranno essere i prossimi movimenti, in quanto da un punto di vista macro, le aspettative sui tassi in Europa e il fatto che l’economia Usa forse si riprenderà prima di quella europea, dovrebbe aiutare il dollaro a salire, ma dall’altro lato l’enorme debito accumulato dall’amministrazione Bush potrebbe rimettere sotto pressione la valuta Usa in una sorta di svalutazione necessaria per far ripartire le esportazione e l’economia in generale.

La sterlina è ancora vicino ai minimi e nulla sembra cambiare questo trend infinito che dura ormai da 18 mesi, contro Euro siamo prossimi alla parità anche se siamo su livelli che sembrerebbero interessanti per una inversione o per la fine del movimento.

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