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Iran, scure di Washington sul petrolio. L’Eni: non siamo attivi a Teheran (Corriere della Sera)

di Mauro Introzzi 23 apr 2019 ore 06:59 Le news sul tuo Smartphone

petrolio_19Il quotidiano commenta la scelta degli Stati Uniti di porre fine, dal prossimo 2 maggio, alla deroga per l’importazione di petrolio iraniano, di cui otto Paesi tra cui l’Italia godevano dal novembre scorso. Il Corriere della Sera riporta poi la posizione di Eni sulla questione: il cane a sei zampe ha spiegato di non essere presente in Iran e che “non ha effettuato importazioni di greggio durante il periodo oggetto dell’esenzione”.

Degli otto paesi oggetto della deroga Italia, Grecia e Taiwan avrebbero già bloccato le proprie importazioni mentre Cina, India, Turchia, Giappone e Sud Corea hanno continuato a rifornirsi. E, se continueranno a farlo andranno incontro a sanzioni economiche.

Il quotidiano evidenzia come la decisione della Casa Bianca abbia spinto ieri le quotazioni del petrolio ai massimi da sei mesi, con il Brent oltre i 74 dollari al barile e il Wti a quasi 66 dollari. 

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