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Il ritorno del contango

Un movimento rapidissimo, come non si vedeva da anni ha spazzato via una delle migliori occasioni di profitti sul mercato del petrolio, vi è solo da sperare che il passaggio non sia definitivo.

di La redazione di Soldionline 29 mag 2008 ore 09:38

A cura di Boris Secciani (www.toptrader-mag.com) 

Nella sciacquatina che il petrolio ha preso in questi giorni, con il greggio che ha rintracciato fino a un livello assai modesto, uali 129 e rotti (vi prego di notare il sarcasmo) si è verificato un fenomeno interessante: la curva delle scadenze sul petrolio è cambiata piuttosto rapidamente passando da qui al 2016 da una situazione di accentuata backwardation a un forte contango con le scadenze del 2016 che sono andate su in 5 giorni di 21 dollari.

Sopra: la struttura a termine del petrolio WTI, fonte: Merrill Lynch Commodity Research

Interessante il fenomeno per una serie di ragioni, innanzitutto evidenzia come nel breve periodo vi sia un eccesso di offerta. A questi prezzi infatti pesi grossi del Golfo stanno pompando a più non posso. Il colosso saudita ha infatti annunciato un aumento dell'estrazione pari a 32omila barili al giorno, a cui si aggiungono gli aumenti iraniani e la previsione che il travagliato Iraq riverserà a giugno (il future con scadenza frontale è la scadenza di luglio con fine delle contrattazioni a fine giugno) 120mila barili. Un altro elemento interessante è stata la velocità con cui questo movimento è avvenuto, secondo gli analisti di Merrrill Lynch, una cosa simile non succedeva dall'inizio del 2005. Secondo gli esperti della casa americana si tratta di un fenomeno tipico quando le riserve americane sono a livello elevato, e queste ultime sono state a un livello superiore a 300 milioni di barili per un tempo piuttosto lungo. In pratica questo cambio della curva avrebbe dovuto avvenire prima.

Interessanti sono le spiegazioni sul perché in queste settimane, visto che questa situazione di buoni stock va avanti da tempo, il petrolio abbia continuato a crescere. La risposta sta nella continua ascesa di prezzi di distillati intermedi quali il carburante per jet e il diesel, la cui domanda è largamente in elastica e il cui crack spread (sul mercato europeo rispetto al Brent) è salito a livelli record, a causa dell'incapacità del sistema di raffinazione planetario di riuscire a convertire in questi prodotti l'eccesso di oli finiti sul mercato, che sono soprattutto pesanti e pieni di zolfo. Tutti questo invece mentre il crack spread della benzina è a livelli infimi (ed è previsto sulla curva a termine stare a livelli ancora più infimi in futuro), tanto che, nonostante l'aumento del prezzo del carburante alla pompa la capacità utilizzata sta calando in tutto il mondo.

Dunque questo per l'immediato, per quanto riguarda le scadenze fino al 2016 le teorie si fanno interessanti. Infatti che si modificasse la fisionomia della curva ci può anche stare, che ciò avvenisse con un fortissimo rialzo delle scadenze più in là (fenomeno in vero piuttosto raro con una simile velocità) è davvero inusuale. Qui anche gli analisti americani entro nel regno delle congetture. Da una parte può avere influito l'acquisto da parte di player asiatici, infatti valute come lo yuan quotano sul mercato forward a livelli molto più bassi di quello attuale, rendendo acquisti di lunga scadenza di greggio denominato in dollari conveniente. Può inoltre esserci stato un de-hedging da parte di broker e altri protagonisti della filiera. La parte del leone sembra però averla fatto al solito la speculazione. Infatti probabilmente hedge fund e altri "deep pockets" hanno colto il movimento al ribasso sul front month per implementare le loro scommesse su una struttura di contango naturale del petrolio. In pratica una gigantesca scommessa sul peak oil. Si tratta di una scommessa azzeccata ? temo di Se, vi ricordate mesi fa parlammo dell'opportunità di sfruttare una rara backwardation petrolifera, oggi quel trade, dopo mesi di buon andamento, non è più possibile farlo. La lezione che se ne trae è che non resta che aspettare qualsiasi situazione di contango o anche di curva relativamente piatta per entrare sul mercato. Per il momento calma e sangue freddo.

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