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Il rame si mantiene al rialzo, Oro e petrolio rimbalzano

Il petrolio si mantiene nell’ampia fascia laterale di prezzo nel medio-lungo termine compreso tra 106 e 112 livelli dove la commodity si è mossa negli ultimi due mesi senza dar modo di fornire chiari segnali operativi

di Redazione Soldionline 18 dic 2012 ore 16:35

A cura di Marco Dall’Ava, di XTB Italia (marco.dallava@xtb.it)

Il petrolio si mantiene nell’ampia fascia laterale di prezzo nel medio-lungo termine compreso tra 106 e 112 livelli dove la commodity si è mossa negli ultimi due mesi senza dar modo di fornire chiari segnali operativi per un investimento con ampio orizzonte temporale. Anche nel breve termine la scorsa ottava si è definito un movimento piuttosto laterale, dopo la formazione di un gap down il 12.12 il brent ha definito una fase di rimbalzo riassorbita però nelle ore successive con l’ennesimo ritest del supporto statico posto a 106.82. Importante quest’ultimo segnale in quanto in primis, su ampi timeframe, il livello supportivo ha retto molto bene, mentre intraday definendo nuovi minimi di periodo è andato a disegnare molto chiaramente una divergenza negativa sia sul Rsi che sullo Stocastico. La view per le prossime giornate è confermata e rimane rialzista con possibilità per il brent di riportarsi a 110.05-110.55.
Un segnale negativo che negherebbe la view rialzista si configurerebbe solo in caso di cedimento dei minimi di periodo, livelli dove abbiamo registrato molteplici test del supporto principale, che richiamerebbe immediatamente nuove vendite con target fino ai minimi di inizio novembre. Gli indicatori su timeframe H4 comunque evidenziano, dopo la formazione delle divergenze negative, possibilità di prosecuzione del rialzo in quanto si trovano attualmente in area neutrale.

Figura 1 – OIL
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Prosegue la positiva impostazione tenica del rame che nelle ultime sedute ha definito, al momento, una semplice correzione dai massimi registrati lo scorso 12.12 a 8116. Prima fase di storno che era prevedibile vista l’ampia formazione di una divergenza negativa sul Rsi oltre al segnale ribassista configuratosi sullo Stocastico. Movimento che tuttavia al momento non è stato di particolare ampiezza e non ha inficiato così la tendenza rialzista di medio termine. I prezzi si sono portati a contatto con il primo supporto intermedio posto a 7974, dove abbiamo già registrato un duplice test, e dove i prezzi attualmente stazionano. In caso di breakout ribassista di questo primo supporto statico la commodity approderà sulla successiva area posta tra 7881-7861, livelli che con ogni probabilità definiranno la tendenza anche per le prossime settimane.


Questi supporti difatti rappresentano l’area chiave per la commodity da cui almeno in prima battuta ci potremo attendere un rimbalzo delle quotazioni anche perchè, in caso di test, gli indicatori potrebbero essersi completamente scaricati rispetto al precedente overbought. Solo in caso di rottura, soprattutto del secondo livello supportivo, la tendenza verrebbe compromessa aprendo lo spazio per ulteriori possibili affondi ribassisti.

Figura 2 – COPPER
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l’oro dopo una chiara perdita di momentum e di spinta rialzista nelle sedute dell’11-12 dicembre scorso ha definito un movimento correttivo che lo ha condotto all’ennesimo ritest della fondamentale area posta tra 1690.08-1688.15 che ancora una volta ha retto molto bene alle pressioni ribassiste in atto sostenendo il mercato. Ennesima divergenza positiva formatasi sul Rsi che ha permesso al gold di rimbalzare durante le ultime ore. Attenzione nel breve termine in quanto si sta configurando, su timeframe H4, un Bearish Engulfing dopo il recente rimbalzo tecnico che potrà riportare nel breve nuove vendite sul metallo prezioso. Nel medio termine fin quando l’area di supporto reggerà la view rimane comunque positiva, il nostro target immutato rispetto a sette giorni fa con prospettive di crescita a 1727.14-1733.38. Un segnale che negherebbe la nostra view si avrebbe solo in caso di rottura dei supporti principali che causerebbero un ritest fino ai minimi di inizio novembre.

Figura 3 – GOLD
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