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Forti vendite su tutte le commodities

Nonostante i segnali di incertezza mostrati dal mercato sul timeframe daily che facevano presagire ad un possibile rimbalzo tecnico delle quotazioni del brent, i timori sullo stato dell’economia mondiale hanno prevalso

di Redazione Soldionline 27 giu 2012 ore 11:51

A cura di Marco Dall’Ava (marco.dallava@xtb.it) di XTB Italia

Petrolio: Nonostante i segnali di incertezza mostrati dal mercato sul timeframe daily che facevano presagire ad un possibile rimbalzo tecnico delle quotazioni del brent, i timori sullo stato dell’economia mondiale hanno prevalso generando un nuovo affondo ribassista e definendo conseguentemente nuovi minimi di periodo. Il segnale chiaramente negativo si è registrato con la rottura dei minimi dello spinning top, pattern di incedisione formatosi su timeframe daily e la  relativa rottura della divergenza positiva, segnale di allentamento della tendenza in atto, in formazione da parecchie sedute. Entrambi i segnali hanno richiamato sul mercato nuove forti vendite che hanno causato un brusco storno dell’oro nero. Commodity che ha raggiunto un successivo importantissimo livello supportivo posto a 90.42, livello chiave su timeframe settimanale. Un segnale positivo è stato il recupero del brent registrato nell’ultima parte della scorsa ottava che ha permesso di chiudere la candela settimanale sopra il livello chiave a 90.42. Questo segnale potrebbe permettere al brent di registrare nelle prossime giornate una fase di rimbalzo tecnico, primo obiettivo 95.28, dove in caso di raggiungimento ci attenderemmo almeno in prima battuta delle prese di beneficio. Qualora successivamente i tori avessero la forza di superare questo primo importante livello di resistenza il target successivo lo poniamo a 103.53.
Attenzione che in caso di rottura dei recenti minimi di periodo si potrebbero registrare nuovi strappi al ribasso, molto negativa inoltre una chiusura weekly sotto il supporto chiave a 90.42 che potrebbe addirittura condurre le quotazioni dell’oro nero fino a 82.57.

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Rame: Nonostante una prima parte di settimana positiva che ha definito nuovi massimi di periodo, visto il movimento qualitativo formatosi, non è stato scongiurata la possibilità che si stesse configurando una semplice correzione sul grafico del rame, circostanza che abbiamo potuto molto ben verificare nelle seconda parte di ottava. Apertura decisamente negativa quella avutasi il 21.06 con un ampio gap down, che non è stato richiuso e viceversa è andato a violare il fondamentale supporto, già in precedenza citato, posto a 7326 che avrebbe causato la definizione di nuovi minimi di periodo.


Così è stato il giorno successivo con l’ennesima apertura in gap down (gap di esaurimento) a cui è seguito un rimbalzo tecnico che sta proseguendo in questo inizio di settimana. Ci attendiamo nelle prossime ore/giornate un ritorno di positività sulle quotazioni del rame con primo obiettivo posto a 7473, segnale che verrebbe confermato in caso di superamento della resistenza posta a 7370.
Qualora poi successivamente la tendenza dovesse proseguire, nuovo segnale long in caso di rottura rialzista dei massimi di settimana scorsa con target posti a 7722-7766.

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Oro: già la scorsa settimana avevamo evidenziato la perdita di forza/momentum del movimento rialzista in atto sulle quotazioni dell’oro che faceva preagire ad un ritorno imminente del ribasso. Così è stato l’oro si è portato in prossimità dei massimi relativi precedenti dove i ribassisti sono rientrati con forza sul mercato andando a violare il primo livello supportivo posto a 1602.87, segnale che ha confermato la nostra view negativa causando la prosecuzione del movimento ribassista. Sicuramente non hanno giovato al movimento ascendente le dichiarazioni di settimana scorsa del numero uno delle Fed Ben Bernake che ha sottolineato che, almeno per il momento, non prevede nuove immissioni di liquidità sul mercato (qe3), notizia che avrebbe sicuramente generato una corsa al bene di rifugio per eccellenza a causa dell’inflazione che una manovra di politica monetaria simile avrebbe generato. Attualmente il livello principale di resistenza da monitorare lo poniamo a 1633.12, qualora fosse superato fornirebbe un segnale long con obiettivi da raggiungere in area  1670.51-1678.62. Fino a che questo livello di resistenza non verrà superato non è da escludersi un  nuovo movimento ribassista che potrebbe riportare le quotazioni del gold fino a 1550.10.

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