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Contrordine, il dollaro scende ancora!

La price action di venerdì scorso, richiamata ieri come qualcosa di significativo, è stata immediatamente negata dagli accadimenti di ieri, una giornata caratterizzata da un vero e proprio crollo del biglietto verde, ingiustificato se pensiamo al movimento di venerdì scorso.

di Sarah Piglia 22 apr 2008 ore 08:18

La price action di venerdì scorso, richiamata ieri come qualcosa di significativo, è stata immediatamente negata dagli accadimenti di ieri, una giornata caratterizzata da un vero e proprio crollo del biglietto verde, ingiustificato se pensiamo al movimento di venerdì scorso.

Le ragioni di questo ennesimo declino, crediamo siano da imputare alle solite preoccupazioni degli investitori, legate al differenziale tassi tra il dollaro e le altre valute, e alla crisi di fiducia che la divisa americana attraversa ormai da anni. Ormai da qualche settimana assistiamo ad un balletto del biglietto verde intorno ai minimi e solo quando la divisa americana recupera, dobbiamo chiederci perché.

Quando il dollaro perde terreno, le ragioni sono sempre le solite, petrolio alle stelle, nuove notizie negative sul fronte mutui subprime e perdite a bilancio di importanti istituti Finanziari, mentre quando recupera, c'è qualche novità sul fronte politico o finanziario, inattesa e sorprendente, come le parole di Juncker la settimana scorsa. Noi pensiamo che tutto quanto di peggio potesse uscire in queste settimane sul biglietto verde e sull'economia Usa, sia già uscito e sia già scontato dai prezzi attuali, mentre solo le notizie positive potrebbero avere effetti importanti. Questo non significa che l'Eurusd non possa superare quota 1.6000, anzi nel panico di breve potrebbe succedere una estensione del movimento, ma questi livelli potrebbero rappresentare comunque la fine del ciclo di rialzo di lungo termine.

La caduta del dollaro ieri è comunque stata accentuata dalla caduta della sterlina, dopo la presentazione del piano di salvataggio del sistema bancario in crisi per le perdite derivanti dai mutui.
Il piano non è stato accolto positivamente dal mercato e la sterlina ha ceduto nuovamente nei confronti dell'Euro. King della Boe ha però affermato che la situazione degli Istituti inglesi è comunque solida così come lo stato di salute del sistema finanziario Inglese. La debolezza della sterlina sembrerebbe accentuarsi comunque contro il biglietto verde e la rottura di certi punti tecnici potrebbe causare un vero e proprio rapido declino.


GBPUSD MONTHLY

Il grafico di medio e lungo termine evidenzia la possibilità per il biglietto verde di recuperare terreno in modo significativo contro la sterlina nel caso  di violazione dei punti tecnici rilevanti passanti per 1.9350, che rappresenterebbero il viatico per un declino importante e obiettivi in area 1.7800.
Per il momento siamo ancora ben sopra questi livelli, ma crediamo che nel caso di iniziale discesa di Eurusd, questo movimento si possa accentuare.
Molto dipenderà anche dalla eventuale discesa della moneta unica, perché vedere il Cable che scende con l'0EurUsd che sale è possibile solo se l'EurGbp già ai massimi di sempre sull'Euro, accelerasse in modo spropositato.
Per quel che riguarda altre valute, segnaliamo la possibilità che la Banca Centrale Canadese riduca prossimamente i tassi al 3.25% dopo i dati sul calo dell'inflazione nonostante l'ottimo dato sulle vendite al dettaglio.


UsdCad weekly

Il cambio però rimane in trend ribassista nonostante la fase laterale a cui assistiamo da qualche mese, compresa tra 0.9800 e 1.0300. Il non superamento di 1.0700 lascia aperta la possibilità di discesa verso 0.9750 nuovamente e nel caso di rottura anche il test dei minimi storici.
Le medie mobili sul grafico settimanale sono ancora ben impostate al ribasso mentre gli oscillatori stocastici stanno salendo in zona di ipercomprato senza che i prezzi salgano.

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Buona giornata

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