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Come cambia la richiesta d’oro in India

Il mercato globale dell’oro ha da sempre riconosciuto l’India come la più importante fonte individuale di richiesta d’oro

di Redazione Soldionline 2 giu 2010 ore 14:49
a cura di BullionVault.it
Di Julian Phillips del GoldForecaster

Il mercato globale dell’oro ha da sempre riconosciuto l’India come la più importante fonte individuale  di richiesta d’oro. Negli anni più ricchi, la domanda d’oro proveniente dall’India ha raggiunto le 850 tonnellate, superato comunque le 300 tonnellate in quelli peggiori. Inoltre, il calendario delle festività induiste ha tradizionalmente segnato sul mercato la stagionalità della richiesta.
Gli analisti in genere catalogano la domanda d’oro proveniente dall’India come “domanda orafa”, senza considerare il ruolo attivo che i prodotti di gioielleria svolgono nella società induista. In una società in cui vige completa sfiducia verso istituzioni quali polizia e governo, l’oro è parte di un’economia nascosta, estranea al sistema bancario. La qualità più importante dell’oro è infatti la possibilità di essere utilizzata come vera e propria moneta, che funziona nel mercato sotterraneo e al di fuori del sistema monetario ufficiale.
Nella famiglia induista, cuore della domanda d’oro in India, l’uomo possiede e gestisce i beni finanziari, ma è la donna che porta in dote la liquidità e la sicurezza finanziaria. La dote è un dono fatto alla coppia dai genitori della futura moglie, ed è costituito dai gioielli (esclusivamente in oro 24 carati) che decorano la sposa il giorno del matrimonio.
Storicamente il 70% della domanda d’oro in India proviene da quel settore della società legato ai ritmi dell’agricoltura. Da fine agosto (quando il raccolto viene venduto) fino a maggio cade il periodo delle festività induiste che coincide con il momento migliore per comprare oro. Maggio è inoltre il mese di miglior auspicio per i matrimoni. Rimane inteso che l’oro acquistato in queste occasioni ha valore di investimento. A testimonianza di ciò, il fatto che nella preparazione delle doti i lingotti stanno cominciando ad affiancarsi alla gioielleria.
Il periodo da giugno ad agosto, quindi, è tradizionalmente considerato un momento di flessione nella richiesta d’oro proveniente dall’India, capace di influenzare il mercato globale. Un nuovo fattore è però intervenuto a cambiare le carte: da 8 anni a questa parte la domanda d’oro proveniente dall’India è rimasta stabile in tutte le stagioni, grazie alla crescita dell’economia e la conseguente nascita di una classe borghese con un reddito stabile e disponibile dodici mesi l’anno, e l’avanzamento della tecnologia che ora permette l’acquisto d’oro con i sistemi di credito delle banche.
La Cina, su scala molto più ampia, ha avuto cambiamenti sociali simili. Pur senza particolari tradizioni legate al dono di prodotti di oreficeria, la classe media cinese investe in oro i propri risparmi (circa il 40% del reddito) alla ricerca di un mezzo per garantire stabilità finanziaria.
Questo cambiamento strutturale ha quindi virtualmente eliminato dal mercato la stagionalità. Per quanto la stagionalità nell’acquisto di oreficeria non sia scomparsa, la domanda d’oro da investimento è ormai così importante da aver reso inconsistente l’influenza della domanda proveniente dal settore orafo sulla domanda totale. 

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