BoJ: attese rispettate e nessuna vendita di yen
Il primo discorso del nuovo presidente della Bank of Japan non ha portato a reazioni direzionali dei mercati che sono andati a continuare le correzioni cominciate, soprattutto sul fronte asiatico
di Redazione Soldionline 22 mar 2013 ore 09:49Articolo a cura di FXCM.it
Il primo discorso del nuovo presidente della Bank of Japan non ha portato a reazioni direzionali dei mercati che sono andati a continuare le correzioni cominciate, soprattutto sul fronte asiatico. Il Nikkei si è riportato sui supporti di breve periodo intorno a 12,350 punti mentre il UsdJpy ha approfondito le vendite cominciate in mattinata durante il tardo pomeriggio, toccando livelli intorno a 94.50 anche questa notte, dopo il breve consolidamento intorno a 95.00. Le parole di Kuroda, che ha paventato la possibilità di effettuare acquisti illimitati di titoli al fine di immettere abbastanza liquidità tale da permettere il raggiungimento di un target sull0’inflazione core al 2%, sono in linea con quanto il mercato si attendeva. E’ infatti risaputa la concordanza di idee con il primo ministro Abe e, nel medio periodo, non è escluso che la valuta nipponica possa effettivamente ridimensionare il proprio valore, soprattutto contro il dollaro americano. In Europa abbiamo assistito invece alla pubblicazione degli indici PMI, che hanno deluso le aspettative degli operatori, sia sul fronte francese che su quello tedesco, il che ha portato a forti vendite sulle borse interessate, con i movimenti a scendere che si sono proposti anche su altre piazze, come quella americana, pur non evidenziando nessuna dinamica di avversione al rischio concertata. Se osserviamo infatti la reazione degli strumenti finanziari principali, notiamo come il petrolio abbia seguito le vendite, con l’oro in leggero guadagno, il dollaro americano che è risultato sostanzialmente venduto (contro yen, sterline ad australiano), tranne che contro l’euro che, in qualità di moneta interessata dalle brutte notizie, ha provato nuovamente la rottura dei supporti di medio periodo, senza tuttavia riuscirci per ora. Oggi sarà una giornata povera di dati, ma che potrebbe cominciare col botto in quanto verrà rilasciato l’indice IFO tedesco, che in caso di delusione delle aspettative degli operatori potrebbe far intensificare le vendite viste ieri, con potenziale concentrazione dei flussi sui lidi protagonisti, ma che potrebbero spostarsi a chiusura di posizioni anche su altri versanti. Seguiamo con attenzione i supporti della giornata, possono essere punti dove il mercato presenta buoni aumenti di volatilità da poter sfruttare. Vediamo insieme quali possono essere i livelli più importanti per la giornata di oggi.
EurUsd – grafico orario
EurUsd
La rottura di 1.2920 è stata in grado di far raggiungere i primi livelli di minimo, senza estensione verso i minimi ultimi mostrati dai prezzi un paio di giorni fa. Ci troviamo su un grafico orario con le medie impostate a ribasso e con il mercato che ogni volta che vede visitate le resistenze accenna a scendere nuovamente. Una situazione del genere è buona da poter essere sfruttata con delle vendite di moneta unica o sui pull back delle resistenze (1.2950 punto ultimo) o sulle rotture ribassiste di 1.2875. Se dovessimo superare 1.2950 non abbiamo punti precisi per valutare il posizionamento di ordini, tutta l’area tra la resistenza e 1.3000 è potenzialmente attrattiva per i prezzi, per cui in caso di risalita dell’euro lo stop secco sembra la strategia migliore. Possiamo aspettarci risalite volatili sopra 1.2980, con potenziali estensioni fino a 1.3025. Riproponiamo l’importanza dell’area tra 1.2875 e 1.2820 come supporto principale in grado di impedire il raggiungimento di 1.2760.
UsdJpy
I supporti di breve individuati ieri sul dollaro yen non hanno tenuto, ma la strategia difensiva che ipotizzava discese in estensione fino a 94.75 in caso di rottura di 95.30 ha prodotto buoni risultati, con il mercato che non è più tornato sopra il punto di rottura, stando sotto anche alla media a 21 oraria che ha funzionato come resistenza dinamica. Stiamo ora consolidando sopra 94.50, con 95.00 area dove passa ora la media aggiornata e che insieme ai punti statici precedenti, passanti a 95.15 potrebbe far continuare l’indebolimento di breve del dollaro americano. Una discesa sotto 94.45 potrebbe far puntare a nuovi minimi (93.80) mentre per assistere a decise risalite non basterà superare i primi livelli di resistenza, ma dovremo vedere oltrepassata l’area di 95.35 prima di aspettarci ritorni verso 95 ¾.
EurJpy
Discesa anche per l’EurJpy, che ha rotto i supporti e sul livello di 123.25 ha effettivamente invertito la direzionalità di breve periodo. Anche qui siamo rimasti sotto la media a 21, con il raggiungimento dei minimi in area 122.00. Tra qui e 121.50 passano punti già toccati dal mercato nel recente passato, per cui non è da escludere che possano crearsi le condizioni per rotture strutturali ribassiste, in grado di raggiungere 121.00 se rotti i livelli di 121.45. Per assistere a risalite invece, dovremo superare 122.80, con potenziali raggiungimenti di 123.25 e non dovremo considerare la rottura definitiva fino a quando non saremo sopra a 123.45.
GbpUsd
Buona price action del cable che una volta rotto a rialzo 1.5140 (mentre scrivevamo il pezzo di stamattina ci siamo accorti di un typo di ieri, dove abbiamo indicato la rottura di 1.5040, ma dalla lettura si poteva intuire che si trattava di un errore di battitura) ha raggiunto la forte area di resistenza passante tra 1.5200 e 1.5225. Siamo sopra la EMA21 oraria e la volatilità si sta stringendo. In caso di superamento di 1.5235 possiamo attenderci tentativi di accelerazione verso 1.5300, mentre i livelli attuali sono buoni dal punto di vista del risk reward per tentare vendite di sterline che potrebbero raggiungere 1.5130, in caso di approfondimento sotto 1.5165.
AudUsd
Perfetta la price action del dollaro australiano che si è appoggiato sui supporti dinamici e statici (indicate ieri le medie appiattite posizionate a rialzo) per arrivare a quota 1.0400, oltre che a superare quell’1.0430 che ha portato nuova volatilità che ha tentato la rottura di 1.0450. Siamo ora intorno a 1.0425, livello rotto ieri che sta funzionando da supporto di breve dinamico (qui passa anche la media mobile a 21 periodi oraria), livello dove è possibile valutare eventuali acquisti di dollari australiani, tenendo conto che un superamento a ribasso di 1.0410 potrebbe portare a discese verso l’area di 1.0360.
Eventuali pareri, notizie, ricerche, analisi, prezzi, o altre informazioni contenute in questo documento sono fornite come commento generale del mercato e non costituiscono un consiglio personale. FXCM Italia non accetta responsabilità per qualsiasi perdita o danno, compresi, senza limitazione, qualsiasi perdita di profitto, che potrebbe derivare, direttamente o indirettamente dall'uso o affidamento su tali informazioni. Il contenuto di questo documento è soggetto a modifica in qualsiasi momento e senza preavviso ed è previsto per il solo scopo di aiutare i trader a prendere decisioni di investimento indipendenti. FXCM Italia ha adottato misure ragionevoli per assicurare l'accuratezza delle informazioni contenute nel documento, tuttavia, non garantisce l'esattezza e non accetta alcuna responsabilità per eventuali perdite o danni derivanti, direttamente o indirettamente dal contenuto o la vostra incapacità di accedere al sito web, per qualsiasi ritardo o fallimento della trasmissione o la ricezione di eventuali istruzioni o avvisi inviati attraverso questo sito web. Questo documento non è destinato alla distribuzione, o all'utilizzo, da parte di qualsiasi persona in qualsiasi paese in cui tale distribuzione o l'uso sarebbe contrario alla legge o alla regolamentazione