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Bitcoin: come la carta con l’oro?

Anche il passaggio dall’oro alla carta aveva creato molto scetticismo. Lo ha detto il CEO di Goldman Sachs Lloyd Blankfein in un commento apparso su Twitter. Che stia accadendo lo stesso con i bitcoin?

di Marco Delugan 10 ott 2017 ore 15:07

Dieci anni fa non c’erano i bitcoin. E per molti anni hanno vissuto lontano dalla ribalta dei mercati. Ma dall’inizio di quest’anno, la crescita della più famosa criptovaluta del mondo è stata impressionante: +350%. Nello stesso periodo, lo S&P500 è cresciuto del 13%, il Dow Jones del 15% e il Nasdaq del 21%.

Così, di fronte a un’impennata tanto straordinaria, i guru di Wall Street non hanno potuto esimersi dal dire cosa ne pensavano. E le “scommesse” sul fallimento dei bitcoin (e delle altre criptovalute), o sul loro successo si sono rinnovate a ogni massimo storico.

criptovaluta-bitcoinL’ultimo in ordine di tempo a esprimersi su bitcoin e dintorni è stato Lloyd Blankfein, CEO di Goldman Sachs. Ne ha scritto in questi giorni su Marketwatch, Mark Decambre.

In un suo commento postato su Twitter, Blankfein ha dichiarato di non aver ancora raggiunto una conclusione sulla questione bitcoin, ma ha ricordato che anche la sostituzione dell’oro con la moneta cartacea ha creato a suo tempo molto scetticismo.

Il commento di Blankfein è, nel tono e nella sostanza, molto diverso dalle osservazioni del capo di J.P. Morgan Chase, Jame Dimon, che ha paragonato la crescita del bitcoin degli ultimi 12 mesi alla bolla dei tulipani del 17esimo secolo. Bolla cha alla fine è esplosa, come tutte le bolle finanziarie che si rispettino.

E Dimon, riferendosi ai bitcoin, ha detto che anche questa volta “non finirà bene.”

Le osservazioni di Blankfein, più tenui di quelle di Dimon, seguono alcuni report di Goldman Sachs che segnalano come la più importante banca di investimento del mondo stia pensando a un modo per operare sui bitcoin e sulle criptovalute in generale.

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