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Aumenta la richiesta d’oro in Cina per il capodanno lunare

In attesa del capodanno cinese le banche del gigante asiatico si stanno muovendo per comprare oro

di Redazione Soldionline 11 gen 2012 ore 12:09
A cura di BullionVault

In attesa del capodanno cinese le banche del gigante asiatico si stanno muovendo per comprare oro. Queste sono le testimonianze dei trader e degli analisti di alcune banche: le banche cinesi stanno pensando di aumentare i premi sul prezzo dell'oro perché prevedendo una forte richiesta da parte dei consumatori privati.
Il capodanno cinese (quest’anno cade il 23 gennaio) inaugura una settimana di vacanza nazionale, è considerato per tradizione un momento di buon auspicio per comprare oro. Gli acquisti di oro, considerando sia l’oro da investimento che l’oreficeria, sono aumentati di sette volte da quando la deregolamentazione è incominciata dieci anni fa.
“Ci aspettiamo che le banche cinesi compreranno in previsione del capodanno cinese” ha dichiarato un trader di Singapore alla Reuter.
“Il premio più alto in Cina è causato dalla domanda stagionale in previsione del capodanno lunare” ha dichiarato il responsabile di una banca della City.
A gennaio 2011 i premi sull’oro fisico rispetto al prezzo del mercato ufficiale hanno raggiunto i $3 all’oncia. Secondo il World Gold Council, associazione per la divulgazione del mercato dell’oro, la domanda del settore privato in Cina è aumentato del 47% durante i primi tre mesi dello scorso anno rispetto agli stessi dati del 2010.
“Il capodanno lunare potrebbe non essere fruttuoso quanto quello dell’anno scorso” dice Hou Xinqiang, analista a Shenzen per la Jinrui Futures, ai microfoni di Reuters.
“Il primo problema è la liquidità, l’anno scorso in questo momento la liquidità era abbondante e ora è al contrario piuttosto ridotta, sia per le aziende che per i privati.
”Nel tentativo di contenere il fenomeno del credito in quella che è l’economia al mondo in maggiore espansione, la Banca Popolare Cinese ha aumentato il limite richiesto per le banche commerciali per ben sei volte durante il 2011, costringendo le banche a negare prestiti ai clienti.
A dicembre per la prima volta tale limite è stato invece abbassato. Durante la prima settimana di gennaio la Banca Popolare Cinese ha deciso di non modificare fino a luglio i criteri per il prestito.
Con l’inflazione che sale ma “gli immobili e i mercati azionari off limits” grazie alla politica governativa mirata a tenere sotto controllo eventuali bolle speculative, i metalli preziosi sono stati al centro dell’attenzione per gli investitori cinesi durante il 2011, dichiara l’ultima analisi sulle commodities della bullion bank francese Natixis.
I tassi di interesse reali al netto dell’inflazione rimangono negativi sui depositi bancari cinesi, incoraggiando i privati a comprare oro e altri asset non largamente diffusi come protezione contro l’inflazione.
“Anche quando l’inflazione recederà” dice Natixis, “potrebbe passare del tempo prima che i tassi di interesse reali diventino positivi e gli investitori del settore privato si sentano abbastanza sicuri da abbandonare i metalli preziosi."

bullionvault
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