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Tre nuovi ETF emergenti per Lyxor

Martedì 12 giugno, sul circuito Euronext di Parigi, Lyxor International Am ha avviato alle negoziazioni tre nuovi Etf azionari armonizzati, che offrono un’esposizione ai paesi emergenti di ben quattro continenti (Asia, Europa, America, Africa)...

di Redazione Soldionline 20 giu 2007 ore 14:00
a cura di www.etfplus.it (http://www.etfplus.it/)

Martedì 12 giugno, sul circuito Euronext di Parigi, Lyxor International Am ha avviato alle negoziazioni tre nuovi Etf azionari armonizzati, che offrono un'esposizione ai paesi emergenti di ben quattro continenti (Asia, Europa, America, Africa): il Lyxor Etf Msci Emerging Markets (Isin: FR0010429068), il Lyxor Etf Msci Em Latin America (Isin: FR0010410266) ed il Lyxor Etf South Africa (Isin: FR0010464446).

Il Lyxor Etf Msci Emerging Markets si pone in diretta competizione con l'iShares Msci Emerging Markets di Barclays Global Investors, rispetto al quale vanta una commissione totale annua (Ter) di ben 9 punti base inferiore; il Ter è infatti dello 0,65%, mentre la distribuzione dei dividendi ha luogo una volta l'anno. L'indice di riferimento è calcolato in dollari Usa, pertanto l'investitore è esposto anche al rischio di cambio Eur/Usd, che lo favorirà nei periodi di forza del biglietto verde, ma che produrrà una riduzione dei rendimenti ad ogni rafforzamento della moneta unica europea. Tra i paesi che hanno maggior peso nell'indice, vi sono la Corea del Sud (15,5%), Taiwan (11,6%), Hong Kong (11,2%) e Brasile (11,1%); tra i settori industriali più rappresentativi compaiono i bancari, gli energetici, i tecnologici, le materie prime e le telecomunicazioni.

Il Lyxor Etf Msci Em Latin America ed il Lyxor Etf South Africa sono una vera e propria interessante novità per l'industria europea degli Etf; solo negli Stati Uniti sono quotati due Etf similari, ma non sono fondi armonizzati. I due nuovi fondi di Lyxor hanno un costo totale annuo dello 0,65%, prevedono il pagamento annuale di un dividendo e sono soggetti al rischio cambio; verso il dollaro americano, nel primo caso, e verso il rand sudafricano nel secondo.

L'indice Msci Em Latin America, composto di 130 titoli azionari, offre una significativa esposizione su Brasile e Messico, con quote del 56% e del 31%, e in più stretta misura sul Cile (8,6%), mentre solo una percentuale residua è destinata al Perù e alla Colombia, e l'Argentina è completamente assente. Materie prime, telecomunicazioni, energia e banche sono le industrie più rappresentative di quest'area emergente.

Il benchmark selezionato da Lyxor per il Sud Africa è il Ftse/Jse Top 40, costituito dalle 40 maggiori e più liquide società sud-africane quotate sul Johannesbourg Stock Exchange (Jse). Sono società per lo più (46%) appartenenti all'industria delle materie prime, impegnate nell'estrazione, lavorazione e fornitura di metalli preziosi e industriali.

In termini di performance, l'indice dei mercati emergenti dell'America Latina è quello che, sia nel breve sia nel medio e lungo periodo, è cresciuto maggiormente; da inizio anno è salito di oltre 20 punti percentuali (e ben del 75% negli ultimi 12 mesi), rispetto al +11% e +5,9% del Msci Emerging Markets e del Ftse/Jse Top 40. È anche il più volatile, però, con un indice di deviazione standard del 23,1% su base annua, di poco superiore al benchmark esteso dei paesi emergenti (21,7%), ma di gran lunga superiore al 15,8% rilevato sul mercato sud-africano.

(di Marco Ciatto, per Bloomberg-Borsa&Finanza)

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