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Risparmio gestito: la costante (e duplice) distruzione di valore

“L’industria dei fondi continua a rappresentare un apporto distruttivo di ricchezza per l’economia del Paese”. E' quanto si legge nell'ultima indagine annuale svolta da Mediobanca su Fondi e Sicav di diritto italiano.

di Lucio Sgarabotto 24 set 2014 ore 14:33

Nell'indagine annuale che Mediobanca svolge su fondi e SICAV di diritto italiano sono state utilizzate (anche) quest'anno  parole molto dure sul risparmio gestito: “Una distruzione di valore pari a circa 86 miliardi di euro nell’ultimo quindicennio”, “l’industria dei fondi continua a rappresentare un apporto distruttivo di ricchezza per l’economia del Paese”.

Ma a gravare sui risparmiatori non c'é solo il danno provocato dal risparmio gestito, altri guasti, meno evidenti ledono i loro portafogli.

risparmio-gestitoL'indagine di Mediobanca è spesso criticata per diversi motivi. A noi ne interessano in particolare due: l'indagine 1) è limitata ai soli prodotti di diritto italiano, 2) non tiene conto degli switch, cioè degli spostamenti tra le diverse categorie di fondi. Per superare questi due elementi critici, in una indagine essenziale e senza pretese di esaustività, si è esaminato il rendimento del portafoglio di OICR (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio) sotto gestione di Assoreti con la stessa metodologia utilizzata da Mediobanca che si rifà al calcolo del comunissimo ROE,  calcolato per tutte le imprese come rapporto tra risultato netto e patrimonio.

Assoreti è l'Associazione delle banche e delle imprese di investimento che prestano il servizio di consulenza in materia di investimenti avvalendosi di propri promotori finanziari.

L'associazione fornisce periodicamente i dati di raccolta e di patrimonio di tutti gli OICR distribuiti dalle associate, tanto di diritto italiano, quanto di diritto estero. Per l'analisi è stato inoltre considerato non il singolo strumento ma l'intero portafoglio di OICR, tenendo quindi conto degli switch tra fondi e, perciò, dell'effetto dei consigli delle imprese di investimento sui risultati globali del risparmio gestito da esse promosso. I risultati di tale verifica sono esposti di seguito.

Il portafoglio di OICR sotto gestione Assoreti ha avuto negli ultimi sei anni il seguente rendimento medio:

tabella1_2


La composizione media del portafoglio di OICR tra titoli azionari e obbligazionari negli anni considerati è così variata:

tabella-2

Per verificare la bontà delle performance del risparmio gestito dalle associate Assoreti e la qualità dei consigli forniti ai risparmiatori si sono confrontati tali rendimenti con quelli forniti da un portafoglio il più semplice possibile, composto da due soli ETf (fondi passivi) globali, uno azionario e l'altro obbligazionario, distribuito nella stessa proporzione (45,87% e 54,13%) in cui era suddiviso il portafoglio di OICR nell'anno iniziale di analisi, il 2008. Si è ipotizzato di non modificare tale ripartizione negli anni successivi, eliminando, in questo modo, anche tutti gli eventuali costi di compravendita.

I risultati sono riassunti nella seguente tabella dei rendimenti:

tabella-3

L'ultima riga della tabella riporta la differenza di rendimento tra il risultato ottenuto dagli OICR sotto gestione Assoreti e quello del portafoglio di ETF. Nel totale dei sei anni considerati il portafoglio di ETF ha avuto un rendimento superiore di circa il 50%.

Non credo servano commenti.

Dr Lucio Sgarabotto
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