Le domande più frequenti sugli ETF
Tutto quello che c'è da sapere sugli ETF, i Fondi Indice quotati e scambiati quotidianamente su una Borsa Ufficiale
di Redazione Soldionline 3 mar 2006 ore 15:15
Cosa sono gli ETF?
Sono Fondi Indice quotati e scambiati quotidianamente su una Borsa Ufficiale, e consentono agli investitori di comprare o vendere un intero basket di titoli come se si trattasse di una sola azione. Gli ETF aggiungono flessibilità e liquidità ai benefici dei tradizionali Fondi Indice.
Qual è l'origine e la struttura degli ETF?
Gli Exchange Traded Fund, sono Organismi d'Investimento Collettivo del Risparmio (OICR) aperti, negoziati in continuo su un mercato regolamentato, in modo del tutto analogo a un'azione.
Ciascun ETF replica l'andamento di un indice di mercato.
Il primo ETF è stato lo SPDR, che replica l'indice S&P 500, introdotto dall'Amex (mercato statunitense) nel gennaio del 1993. Dopo un lento avvio, il mercato degli ETF negli USA ha avuto, a partire dal 1999, una crescita esponenziale grazie anche al successo dell'ETF sul Nasdaq 100 (il QQQ). I primi prodotti realizzati, costituiti sotto forma di Unit Investment Trust (UIT), replicano l'indice detenendo tutte le componenti secondo pesi analoghi a quelli dell'indice.
Nel 1996 sono stati introdotti ETF costituiti sotto forma di open-ended funds. Questi strumenti, sottoposti ad una regolamentazione più flessibile, possono replicare l'indice attraverso un campione oppor-tunamente selezionato di componenti.
Attualmente negli USA sono in corso studi finalizzati all'applicazione dello schema operativo dell'Exchange Traded Fund a fondi indicizzati obbligazionari e fondi a gestione attiva.
In Europa i primi mercati per la negoziazione degli ETF sono stati costituiti nell'aprile 2000 da Deutsche Borse (XTF) e London Stock Exchange (ExtraMark). Nel gennaio 2001 anche il circuito Euronext ha introdotto un segmento per gli ETF, NextTrack. Borsa Italiana negozia gli ETF sul Mercato Telematico dei Fondi MTF.
Come fa un ETF a replicare l'indice?
Gli ETF replicano l'indice investendo le proprie disponibilità negli strumenti finanziari che compongono l'indice. La qualità della replica è rafforzata dall'esclusiva previsione di sottoscrizione e rimborsi in natura che evita la principale fonte di tracking error ossia la temporanea presenza di liquidità versata dai sottoscrittori in attesa di investimento e soprattutto la necessità di detenere costantemente attività liquide per far fronte ad eventuali rimborsi.
L'esperienza statunitense ha rivelato che gli ETF completamente passivi possono comportare elevati costi di transazione associati alle operazioni di sottoscrizione e rimborso in natura, specie nei casi di indici costituiti da un elevato numero di azioni o composti da azioni illiquide.
Al fine di risolvere tale problema, negli USA è stata introdotta una tipologia evoluta di ETF sottoposta ad una regolamentazione più flessibile che consente di replicare l'indice attraverso la detenzione di una selezione di titoli che presenta caratteristiche simili all'indi-ce di riferimento, in termini di capitalizzazione, esposizione setto-riale e liquidità.
Molti ETF negoziati in Italia appartengono a tale seconda generazione, combinando quindi un'elevata qualità della replica dell'indice con l'esigenza di contenere i costi di transazione e puntando, attra-verso la riduzione dei costi dei market makers, ad offrire un pro-dotto più liquido.
Tale risultato viene raggiunto attraverso un'ampia e accurata selezione dei componenti del portafoglio ottenuta con l'ausilio di sofisticati modelli matematici che perseguono il duplice obiettivo di minimizzare il tracking error attraverso la scelta delle azioni più rappresentative dell'indice e di ridurre i costi di transazione.
Il valore dell'ETF è equivalente al valore dell'indice sottostante?
Non necessariamente. Il prezzo di un ETF può essere una percentuale dell'indice sul quale è basato, ma può differire nel corso del tempo per costo e altri fattori.
Cosa rende la performance degli ETF simile a quella degli indici di riferimento?
Gli ETF sono fatti in modo da garantire più o meno la stessa performance che si otterrebbe detenendo un portafoglio che contiene le stesse attività finanziarie che compongono l'indice preso come benchmark.
Nel mercato secondario, il meccanismo che contribuisce a tenere il prezzo di mercato dell'ETF vicino al valore del portafoglio di riferimento è l'arbitraggio. Siccome gli ETF sono creati partendo da un determinato portafoglio di titoli e possono essere riscattati in qualsiasi momento ritirando appunto un ammontare corrispondente di quei titoli, gli arbitraggisti possono trarre profitto da ogni discrepanza di prezzo tra l'ETF e il suo portafoglio di riferimento, il che consente di chiudere velocemente il gap tra questi due valori.
Ovviamente, siccome tutto questo è soggetto alle forze della domanda e dell'offerta del mercato nel suo insieme, ci sono momenti e situazioni nelle quail l'ETF può quotare a premio o a sconto rispetto al suo paniere di riferimento.
Chi garantisce la liquidità al mercato degli ETF?
La liquidità degli ETF è assicurata dalla presenza di market makers che volontariamente o in via ufficiale espongono in via continuativa, durante l'orario di contrattazione, proposte di acquisto e di vendita sul mercato.
L'attività dei market makers è agevolata dalle molteplici opportu-nità di arbitraggio e copertura e dalla naturale fonte di liquidità rappresentata dalla possibilità, non disponibile per altri strumenti, di 'scambiare' quotidianamente le azioni dell'ETF con le azioni sottostanti. I market makers possono quindi procurarsi le azioni sia comprandole sul mercato secondario sia 'creandole' sul mercato primario. In modo speculare, qualora nel mercato vi fosse un eccesso di offerta di azioni dell'ETF, possono chiederne il rimborso ottenendo panieri di azioni agevolmente liquidabili.
Chi sono gli 'Authorised Participants'?
Sono soggetti abilitati a sottoscrivere le azioni direttamente presso l'emittente a fronte di un corrispettivo costituito da un paniere di azioni che replica l'indice di riferimento dell'ETF e da una componente in contanti che riflette la liquidità detenuta. A questi soggetti si possono rivolgere gli investitori istituzionali che intendono acquistare ampi ammontari sul mercato primario (azioni di nuova emissione).
Generalmente gli authorized participants svolgono un duplice ruolo:
- market makers: sostengono la liquidità del prodotto attraverso l'esposizione di proposte di acquisto e di vendita sul mercato durante l'orario di contrattazione;
- distributori del prodotto attraverso il mercato secondario: dopo aver sottoscritto gli ETF sul mercato primario in larghi quantitativi, li vendono sul secondario ad una molteplicità di soggetti per qualunque ammontare (il lotto minimo in borsa è un'azione).
In modo speculare - sebbene sia un caso poco frequente - tali opera-tori, qualora verifichino un eccesso di vendite sul secondario, potranno acquistare da molteplici soggetti le azioni per chiederne il rim-borso, sempre in larghi quantitativi, direttamente all'emittente.
La liquidità delle azioni è sostenuta dai maggiori market makers specializzati sugli ETF.
Come si distingue un ETF armonizzato?
Nel Prospetto estero approvato dalla competente autorità regolamentare UE (gli omologhi della Banca d'Italia e/o della Consob) deve essere specificato esplicitamente che lo strumento è conforme alla direttiva comunitaria UCITS.
In pratica, se non si ha la possibilità di accedere al prospetto:
* ETF quotati su Borsa Italiana: Tutti 'armonizzati'
* ETF quotati su Borse UE: Possono essere 'armonizzati' o 'non armonizzati'
* ETF quotati su Borse Extra-UE (es. USA): Tutti 'non armonizzati'
Dove ci si può procurare il prospetto informativo?
Il prospetto informativo dell'ETF, completo di documento integrativo di quotazione, è normalmente disponibile sui siti degli emittenti, e sul sito di borsa italiana nella versione conforme a quella depositata presso la Consob. Di solito può essere richiesta anche per iscritto all'emittente.
Poiché l'intermediario si limita a ricevere e trasmettere gli ordini della clientela senza svolgere attività di promozione o di offerta del prodotto, non è richiesta la consegna del Prospetto informativo.
Perché è interessante investire in un indice?
Investire in un indice, modalità che è definita come 'gestione passiva', equivale a investire in un gruppo di azioni che replicano la composizione di un mercato più vasto, o di un intero settore industriale. I Fondi Indice offrono performance praticamente pari a quelle del mercato di riferimento, in quanto sono costruiti proprio per replicare uno specifico indice. I Fondi Indice hanno generalmente commissioni di gestione più basse rispetto ai fondi a gestione attiva.
Quali sono I rischi dell'investimento in ETF?
Gli ETF basati su indici azionari hanno gli stessi rischi delle azioni; quelli obbligazionari gli stessi rischi delle obbligazioni. Il rendimento dell'investimento è condizionato dalla volatilità del mercato e, come per qualsiasi attività finanziaria, l'ETF al momento della vendita può valere meno del suo costo originario. E come per qualsiasi attività finanziaria, le performance passate non sono garanzia per le performance future.
Quali strategie di investimento sono possibili con gli ETF?
La possibilità di acquistare e vendere l'ETF in continuo durante il giorno trasforma un ETF da veicolo di investimento di medio/lungo periodo a strumento di trading utilizzabile in molteplici strategie sia di arbitraggio sia di copertura attraverso operazioni correlate su:
mercato primario delle azioni ETF,
mercato secondario delle stesse,
mercato secondario delle azioni componenti l'indice;
mercato dei derivati.
È facile comprare e vendere gli ETF?
È facile quanto comprare e vendere le azioni quotate, dato che sono negoziati esattamente con le stesse regole. Con gli ETF l'investitore ha accesso ad un investimento diversificato quale quello rappresentato da un indice azionario con la stessa semplicità, le stesse opportunità (ordini a prezzo limitato, ordini 'tutto o niente', vendite allo scoperto) e soprattutto gli stessi costi con cui può operare su una singola azione.
Come posso comprare o vendere gli ETF?
La quotazione sul mercato regolamentato degli ETF rende possibile l'investimento e il disinvestimento in modo semplice e immediato come avviene normalmente per le azioni. Infatti investire e disinvestire in un ETF è semplice: basta acquistare e vendere le azioni sul mercato secondario attraverso un intermediario ammesso alle negoziazioni. Il mercato è aperto, in negoziazione continua senza aste, dalle ore 9.05 alle 17.25
Qual è il taglio minimo negoziabile per un ETF
Una azione.
Quali sono i vantaggi della negoziabilità degli ETF?
Il fatto che gli ETF siano negoziabili con le stesse regole delle azioni comporta:
* che si può comprare e vendere durante la giornata,
* che si può vendere allo scoperto
Gli ETF possono essere venduti allo scoperto?
Si, se l'intermediario lo consente. Come per tutti gli strumenti finanziari, le vendite allo scoperto sono tanto maggiori quanto più efficiente è il prestito titoli (per gli ETF ancora poco sviluppato)
Con gli ETF si possono incassare dividendi?
Sì, gli ETF possono distribuire i dividendi
Gli ETF quotati in Italia coprono tutte le necessità di un investitore?
Si può dire che la gamma di ETF quotati in Italia e armonizzati sia sufficientemente ampia per soddisfare ogni investitore, in quanto coprono le asset class più rilevanti.
Come è organizzato il mercato e come è garantita la liquidità degli ETF
È fondamentale l'opera delle due figure che Lo spread massimo bid - ask che lo Specialist è tenuto a rispettare è tra 0,25% e 1,5%. Lo Specialist è tenuto alla quotazione continuativa per il 100% della giornata, e al ripristino della quotazione al massimo entro 5 minuti dall'applicazione.
Lo Spread massimo è definito da Borsa Italiana sulla base delle caratteristiche dell'ETF.
I 'Liquidity Provider' contribuiscono ulteriormente alla liquidità degli ETF, non avendo obblighi formali ma solo incentivi economici (da parte di Borsa Italiana) se assicura livelli minimi di liquidità.
È importante osservare che la liquidità garantita dallo Specialist e dai Liquidity Provider è indipendente dal volume di scambi ed è assicurata anche in totale assenza di negoziazioni e di proposte di terzi.
Osserviamo inoltre che, stando a uno studio del 2003 di Sanpaolo Institutional A.M, tutti gli ETF hanno evidenziato uno spread effettivo tra 0,07% e 0,73%.
Dove posso trovare le quotazioni aggiornate degli ETF?
Si trovano sui siti Internet che offrono le quotazioni del mercato azionario. Su SoldiOnline.it sono qui: QUOTAZIONE ETF
Sono Fondi Indice quotati e scambiati quotidianamente su una Borsa Ufficiale, e consentono agli investitori di comprare o vendere un intero basket di titoli come se si trattasse di una sola azione. Gli ETF aggiungono flessibilità e liquidità ai benefici dei tradizionali Fondi Indice.
Qual è l'origine e la struttura degli ETF?
Gli Exchange Traded Fund, sono Organismi d'Investimento Collettivo del Risparmio (OICR) aperti, negoziati in continuo su un mercato regolamentato, in modo del tutto analogo a un'azione.
Ciascun ETF replica l'andamento di un indice di mercato.
Il primo ETF è stato lo SPDR, che replica l'indice S&P 500, introdotto dall'Amex (mercato statunitense) nel gennaio del 1993. Dopo un lento avvio, il mercato degli ETF negli USA ha avuto, a partire dal 1999, una crescita esponenziale grazie anche al successo dell'ETF sul Nasdaq 100 (il QQQ). I primi prodotti realizzati, costituiti sotto forma di Unit Investment Trust (UIT), replicano l'indice detenendo tutte le componenti secondo pesi analoghi a quelli dell'indice.
Nel 1996 sono stati introdotti ETF costituiti sotto forma di open-ended funds. Questi strumenti, sottoposti ad una regolamentazione più flessibile, possono replicare l'indice attraverso un campione oppor-tunamente selezionato di componenti.
Attualmente negli USA sono in corso studi finalizzati all'applicazione dello schema operativo dell'Exchange Traded Fund a fondi indicizzati obbligazionari e fondi a gestione attiva.
In Europa i primi mercati per la negoziazione degli ETF sono stati costituiti nell'aprile 2000 da Deutsche Borse (XTF) e London Stock Exchange (ExtraMark). Nel gennaio 2001 anche il circuito Euronext ha introdotto un segmento per gli ETF, NextTrack. Borsa Italiana negozia gli ETF sul Mercato Telematico dei Fondi MTF.
Come fa un ETF a replicare l'indice?
Gli ETF replicano l'indice investendo le proprie disponibilità negli strumenti finanziari che compongono l'indice. La qualità della replica è rafforzata dall'esclusiva previsione di sottoscrizione e rimborsi in natura che evita la principale fonte di tracking error ossia la temporanea presenza di liquidità versata dai sottoscrittori in attesa di investimento e soprattutto la necessità di detenere costantemente attività liquide per far fronte ad eventuali rimborsi.
L'esperienza statunitense ha rivelato che gli ETF completamente passivi possono comportare elevati costi di transazione associati alle operazioni di sottoscrizione e rimborso in natura, specie nei casi di indici costituiti da un elevato numero di azioni o composti da azioni illiquide.
Al fine di risolvere tale problema, negli USA è stata introdotta una tipologia evoluta di ETF sottoposta ad una regolamentazione più flessibile che consente di replicare l'indice attraverso la detenzione di una selezione di titoli che presenta caratteristiche simili all'indi-ce di riferimento, in termini di capitalizzazione, esposizione setto-riale e liquidità.
Molti ETF negoziati in Italia appartengono a tale seconda generazione, combinando quindi un'elevata qualità della replica dell'indice con l'esigenza di contenere i costi di transazione e puntando, attra-verso la riduzione dei costi dei market makers, ad offrire un pro-dotto più liquido.
Tale risultato viene raggiunto attraverso un'ampia e accurata selezione dei componenti del portafoglio ottenuta con l'ausilio di sofisticati modelli matematici che perseguono il duplice obiettivo di minimizzare il tracking error attraverso la scelta delle azioni più rappresentative dell'indice e di ridurre i costi di transazione.
Il valore dell'ETF è equivalente al valore dell'indice sottostante?
Non necessariamente. Il prezzo di un ETF può essere una percentuale dell'indice sul quale è basato, ma può differire nel corso del tempo per costo e altri fattori.
Cosa rende la performance degli ETF simile a quella degli indici di riferimento?
Gli ETF sono fatti in modo da garantire più o meno la stessa performance che si otterrebbe detenendo un portafoglio che contiene le stesse attività finanziarie che compongono l'indice preso come benchmark.
Nel mercato secondario, il meccanismo che contribuisce a tenere il prezzo di mercato dell'ETF vicino al valore del portafoglio di riferimento è l'arbitraggio. Siccome gli ETF sono creati partendo da un determinato portafoglio di titoli e possono essere riscattati in qualsiasi momento ritirando appunto un ammontare corrispondente di quei titoli, gli arbitraggisti possono trarre profitto da ogni discrepanza di prezzo tra l'ETF e il suo portafoglio di riferimento, il che consente di chiudere velocemente il gap tra questi due valori.
Ovviamente, siccome tutto questo è soggetto alle forze della domanda e dell'offerta del mercato nel suo insieme, ci sono momenti e situazioni nelle quail l'ETF può quotare a premio o a sconto rispetto al suo paniere di riferimento.
Chi garantisce la liquidità al mercato degli ETF?
La liquidità degli ETF è assicurata dalla presenza di market makers che volontariamente o in via ufficiale espongono in via continuativa, durante l'orario di contrattazione, proposte di acquisto e di vendita sul mercato.
L'attività dei market makers è agevolata dalle molteplici opportu-nità di arbitraggio e copertura e dalla naturale fonte di liquidità rappresentata dalla possibilità, non disponibile per altri strumenti, di 'scambiare' quotidianamente le azioni dell'ETF con le azioni sottostanti. I market makers possono quindi procurarsi le azioni sia comprandole sul mercato secondario sia 'creandole' sul mercato primario. In modo speculare, qualora nel mercato vi fosse un eccesso di offerta di azioni dell'ETF, possono chiederne il rimborso ottenendo panieri di azioni agevolmente liquidabili.
Chi sono gli 'Authorised Participants'?
Sono soggetti abilitati a sottoscrivere le azioni direttamente presso l'emittente a fronte di un corrispettivo costituito da un paniere di azioni che replica l'indice di riferimento dell'ETF e da una componente in contanti che riflette la liquidità detenuta. A questi soggetti si possono rivolgere gli investitori istituzionali che intendono acquistare ampi ammontari sul mercato primario (azioni di nuova emissione).
Generalmente gli authorized participants svolgono un duplice ruolo:
- market makers: sostengono la liquidità del prodotto attraverso l'esposizione di proposte di acquisto e di vendita sul mercato durante l'orario di contrattazione;
- distributori del prodotto attraverso il mercato secondario: dopo aver sottoscritto gli ETF sul mercato primario in larghi quantitativi, li vendono sul secondario ad una molteplicità di soggetti per qualunque ammontare (il lotto minimo in borsa è un'azione).
In modo speculare - sebbene sia un caso poco frequente - tali opera-tori, qualora verifichino un eccesso di vendite sul secondario, potranno acquistare da molteplici soggetti le azioni per chiederne il rim-borso, sempre in larghi quantitativi, direttamente all'emittente.
La liquidità delle azioni è sostenuta dai maggiori market makers specializzati sugli ETF.
Come si distingue un ETF armonizzato?
Nel Prospetto estero approvato dalla competente autorità regolamentare UE (gli omologhi della Banca d'Italia e/o della Consob) deve essere specificato esplicitamente che lo strumento è conforme alla direttiva comunitaria UCITS.
In pratica, se non si ha la possibilità di accedere al prospetto:
* ETF quotati su Borsa Italiana: Tutti 'armonizzati'
* ETF quotati su Borse UE: Possono essere 'armonizzati' o 'non armonizzati'
* ETF quotati su Borse Extra-UE (es. USA): Tutti 'non armonizzati'
Dove ci si può procurare il prospetto informativo?
Il prospetto informativo dell'ETF, completo di documento integrativo di quotazione, è normalmente disponibile sui siti degli emittenti, e sul sito di borsa italiana nella versione conforme a quella depositata presso la Consob. Di solito può essere richiesta anche per iscritto all'emittente.
Poiché l'intermediario si limita a ricevere e trasmettere gli ordini della clientela senza svolgere attività di promozione o di offerta del prodotto, non è richiesta la consegna del Prospetto informativo.
Perché è interessante investire in un indice?
Investire in un indice, modalità che è definita come 'gestione passiva', equivale a investire in un gruppo di azioni che replicano la composizione di un mercato più vasto, o di un intero settore industriale. I Fondi Indice offrono performance praticamente pari a quelle del mercato di riferimento, in quanto sono costruiti proprio per replicare uno specifico indice. I Fondi Indice hanno generalmente commissioni di gestione più basse rispetto ai fondi a gestione attiva.
Quali sono I rischi dell'investimento in ETF?
Gli ETF basati su indici azionari hanno gli stessi rischi delle azioni; quelli obbligazionari gli stessi rischi delle obbligazioni. Il rendimento dell'investimento è condizionato dalla volatilità del mercato e, come per qualsiasi attività finanziaria, l'ETF al momento della vendita può valere meno del suo costo originario. E come per qualsiasi attività finanziaria, le performance passate non sono garanzia per le performance future.
Quali strategie di investimento sono possibili con gli ETF?
La possibilità di acquistare e vendere l'ETF in continuo durante il giorno trasforma un ETF da veicolo di investimento di medio/lungo periodo a strumento di trading utilizzabile in molteplici strategie sia di arbitraggio sia di copertura attraverso operazioni correlate su:
mercato primario delle azioni ETF,
mercato secondario delle stesse,
mercato secondario delle azioni componenti l'indice;
mercato dei derivati.
È facile comprare e vendere gli ETF?
È facile quanto comprare e vendere le azioni quotate, dato che sono negoziati esattamente con le stesse regole. Con gli ETF l'investitore ha accesso ad un investimento diversificato quale quello rappresentato da un indice azionario con la stessa semplicità, le stesse opportunità (ordini a prezzo limitato, ordini 'tutto o niente', vendite allo scoperto) e soprattutto gli stessi costi con cui può operare su una singola azione.
Come posso comprare o vendere gli ETF?
La quotazione sul mercato regolamentato degli ETF rende possibile l'investimento e il disinvestimento in modo semplice e immediato come avviene normalmente per le azioni. Infatti investire e disinvestire in un ETF è semplice: basta acquistare e vendere le azioni sul mercato secondario attraverso un intermediario ammesso alle negoziazioni. Il mercato è aperto, in negoziazione continua senza aste, dalle ore 9.05 alle 17.25
Qual è il taglio minimo negoziabile per un ETF
Una azione.
Quali sono i vantaggi della negoziabilità degli ETF?
Il fatto che gli ETF siano negoziabili con le stesse regole delle azioni comporta:
* che si può comprare e vendere durante la giornata,
* che si può vendere allo scoperto
Gli ETF possono essere venduti allo scoperto?
Si, se l'intermediario lo consente. Come per tutti gli strumenti finanziari, le vendite allo scoperto sono tanto maggiori quanto più efficiente è il prestito titoli (per gli ETF ancora poco sviluppato)
Con gli ETF si possono incassare dividendi?
Sì, gli ETF possono distribuire i dividendi
Gli ETF quotati in Italia coprono tutte le necessità di un investitore?
Si può dire che la gamma di ETF quotati in Italia e armonizzati sia sufficientemente ampia per soddisfare ogni investitore, in quanto coprono le asset class più rilevanti.
Come è organizzato il mercato e come è garantita la liquidità degli ETF
È fondamentale l'opera delle due figure che Lo spread massimo bid - ask che lo Specialist è tenuto a rispettare è tra 0,25% e 1,5%. Lo Specialist è tenuto alla quotazione continuativa per il 100% della giornata, e al ripristino della quotazione al massimo entro 5 minuti dall'applicazione.
Lo Spread massimo è definito da Borsa Italiana sulla base delle caratteristiche dell'ETF.
I 'Liquidity Provider' contribuiscono ulteriormente alla liquidità degli ETF, non avendo obblighi formali ma solo incentivi economici (da parte di Borsa Italiana) se assicura livelli minimi di liquidità.
È importante osservare che la liquidità garantita dallo Specialist e dai Liquidity Provider è indipendente dal volume di scambi ed è assicurata anche in totale assenza di negoziazioni e di proposte di terzi.
Osserviamo inoltre che, stando a uno studio del 2003 di Sanpaolo Institutional A.M, tutti gli ETF hanno evidenziato uno spread effettivo tra 0,07% e 0,73%.
Dove posso trovare le quotazioni aggiornate degli ETF?
Si trovano sui siti Internet che offrono le quotazioni del mercato azionario. Su SoldiOnline.it sono qui: QUOTAZIONE ETF