Il primo short ETF obbligazionario!
Deutsche Bank pare proprio aver intenzione di recuperare in fretta il ritardo dell’entrata in Europa con le piattaforme db x-trackers, spinta, probabilmente, anche dagli ottimi risultati conseguiti in 14 mesi di attività. E lo fa proseguendo nel segno dell’innovazione finanziaria...
di Redazione Soldionline 28 mag 2008 ore 11:47A cura di Marco Ciatto (www.etfplus.it)
Deutsche Bank lancia il primo short ETF obbligazionario sulla Borsa di Francoforte. Deutsche Bank pare proprio aver intenzione di recuperare in fretta il ritardo dell’entrata in Europa con le piattaforme db x-trackers, spinta, probabilmente, anche dagli ottimi risultati conseguiti in 14 mesi di attività. E lo fa proseguendo nel segno dell’innovazione finanziaria, con il lancio, per prima al mondo, di un Etf inversamente correlato al mercato dei titoli di Stato dell’Eurozona, il db x-trackers II Short iBoxx € Sovereigns Eurozone Total Return Index Etf (Isin: Lu0321463258), e di un Etf indicizzato al mercato obbligazionario governativo emergente, coperto dal rischio di cambio, il db x-trackers II Emerging Markets Liquid Eurobond Index Etf (Isin: Lu0321462953).
Entrambi i fondi sono armonizzati Ucits III e trattati dal 14 maggio scorso sul segmento Xtf della Deutsche Boerse. Il primo Etf ha un costo annuo di appena 15 punti base (0,15%) ed offre una remunerazione, su base annua, pari a due volte il tasso Eonia (European Overnight Index Average, attualmente attorno al 4%) meno lo 0,15%. Oltre la performance, ovviamente, derivante dalla posizione short (di vendita allo scoperto) su di un paniere di titoli di Stato dell’Eurozona, così come misurata dal benchmark: lo Short iBoxx € Sovereigns Eurozone Tr Index.
Questo Etf ben si adatta alla copertura di posizioni sul mercato obbligazionario governativo con duration approssimativa di 6 anni, oppure all’impiego in strategie long-short, con scommesse sulla curva dei tassi a breve o lungo termine. Più semplicemente, un investitore potrebbe essere interessato all’acquisto di questo Etf durante le fasi di rialzo dei tassi d’interesse, in presenza di tensioni inflazionistiche e ripresa della crescita economica, perché beneficerebbe del calo dei prezzi dei bond, che si tramuterebbero per lui in rendimenti positivi, avendo assunto una posizione corta sugli stessi (quando i tassi aumentano, i prezzi delle obbligazioni scendono, e viceversa).
Il secondo Etf ha un costo annuo dello 0,55% e prevede il reinvestimento dei proventi. Mira a replicare l’andamento dell’indice Deutsche Bank Emerging Markets Liquid Eurobond Euro, un benchmark di tipo total return, coperto dal rischio di cambio, costituito da un paniere di 40 obbligazioni emesse da stati sovrani o dotati di sovranità speciale di mercati emergenti. Gli emittenti, provenienti dai paesi dell’America Latina, Asia, Europa dell’Est, Africa e Medio Oriente, non possono essere più di 15. I bond, non più di 10 per emittente, rigorosamente a tasso fisso e con montanti minimi del controvalore di 150 milioni di dollari, hanno una scadenza compresa tra i 5 ed i 30 anni (ma saranno preferiti quelli con scadenza attorno ai 9 anni), e possono essere denominati in 5 differenti valute: euro, sterline, dollari statunitensi, dollari canadesi e yen. Devono inoltre vantare un merito di credito uguale o superiore alla B-/B3 (S&P/Moody’s) ed un rating massimo di A-/A3.
Nella ponderazione dei componenti dell’indice, rivisto una volta l’anno ma ribilanciato mensilmente, sono tenuti in considerazione sia l’ammontante complessivo in circolazione sia fattori di liquidità e di credito dell’organismo emittente. Si segnala che in Europa c’è solo un altro Etf armonizzato indicizzato ai titoli di Stato dei paesi emergenti, non coperto però dal rischio di cambio: l’iShares JpMorgan $ Emerging Markets Bond (Isin: Ie00B2Npkv68), quotato in Usd e Gbp sulla Borsa di Londra. Ha un costo annuo dello 0,45% e distribuisce un dividendo mensilmente. Il benchmark di riferimento, il Jpmorgan Embi Global Core Index, una sorta di proxy del ben noto Embi+, è costituito da 35 obbligazioni a tasso fisso e variabile emesse da stati sovrani ed entità dotate di sovranità speciale (quasi-sovereign) per importi minimi complessivi di $1 mld. (di Marco Ciatto, per Borsa & Finanza)