Il Lussemburgo emerge come domicilio degli offshore hedge funds
A distanza di soli dodici mesi dalla rimozione delle barriere che impedivano il listing degli offshore hedge funds sulla Piazza domestica, il Grand Ducato sta beneficiando di un intenso flusso di investimenti provenienti da Francia, Germania e Olanda
di Rocki Gialanella 18 ott 2005 ore 15:54
Il Lussemburgo ha soddisfatto una precisa richiesta degli off shore fund promoters: la necessità di poter contare sulla concentrazione delle funzioni amministrative, di custodia e della quotazione del fondo nello stesso mercato di riferimento.
La crescita del mercato lussemburghese non sembra preoccupare i responsabili della Piazza irlandese. Il principale vantaggio di Dublino risiede nella preferenza dei manager operanti nelle English speaking countries per un mercato in cui la lingua ufficiale è l'inglese. Per tale motivo, Dublino beneficia e continuerà a beneficiare dei flussi di capitali statunitensi investiti negli offshore hedge funds specializzati sui listini europei. I flussi di investimenti a favore del Lussemburgo dovrebbero continuare ad essere alimentati dalla crescente domanda per i prodotti a gestione alternativa proveniente dai sottoscrittori di Francia, Germania e Olanda. Per entrambe le Piazze, il favorevole environment legislativo continuerà a svolgere un ruolo fondamentale per gli investitori istituzionali interessati al lancio di fondi caratterizzati da particolari profili di rischio.
Secondo i dati diffusi da Fitzrovia, il total net assets denominato in Usd domiciliati in Lussemburgo ha sperimentato una crescita del 25% da inizio anno. Negli ultimi dodici mesi, il numero complessivo di funds e subfunds è passato da 7.444 a 7.777. Il patrimonio gestito ha raggiunto 1,5 trilioni di dollari Usa. L'ammontare complessivo di investimenti destinati ai fondi a gestione alternativa è raddoppiato nel 2004 fino a toccare i 18,7 miliardi di dollari.
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