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Il Cile guida i rating dei paesi dell’America Latina

Il differenziale di rendimento del debito del paese sudamericano rispetto ai Treasury Bond Usa ha toccato il suo minimo storico a quota 59 basis point. E Moody’s ha dichiarato che procederà ad un miglioramento del rating

di La redazione di Soldionline 24 ott 2005 ore 16:25
Stando ai dati contenuti nell'ultima pubblicazione sul merito creditizio dei paesi dell'America Latina, curata dal team di analisti della banca d'affari JP Morgan, Cile, Messico e Perù sono le tre realtà nazionali che presentano il più basso livello di rischio paese. Il differenziale tra i rendimenti dei titoli di Stato cileni e quelli dei titoli di Stato statunitensi ha raggiunto il suo minimo storico toccando quota 59 basis point. Messico e Perù si posizionano molto più indietro rispettivamente con 159 e 240 basis point.

Ricordiamo che per questo gruppo di nazioni il rischio paese si misura con il ricorso all'indice Emerging Markets Bond Index Plus (EMBI+). Il livello del rischio paese fornisce un'indicazione approssimativa dell'esposizione creditizia di un'economia. L'indice Emerging Market Bond viene elaborato a cura degli analisti di JP Morgan attraverso la raccolta e l'elaborazione dei dati provenienti dalle diverse agenzie sparse nei diversi paesi in via di sviluppo. Il rischio paese esprime il rendimento supplementare che deve essere offerto dai paesi Emergenti rispetto ai government bond emessi dal Tesoro Usa. I Treasury Bond vengono considerati alla stregua di strumenti privi di rischio.

I restanti paesi localizzati nel sub continente si trovano su posizioni decisamente lontane rispetto a quelle occupate dai primi tre. La Colombia, l'Uruguay e il Venezuela presentano differenziali di rendimento pari rispettivamente a 359, 382 e 405 basis point. Per quel che concerne il Cile, le buone notizie non si limitano alla discesa del differenziale nei rendimenti. Dopo aver mantenuto per circa un decennio il livello di affidabilità creditizia del debito cileno ad un livello Baa1, l'agenzia di rating Moody's Investor Service ha segnalato che migliorerà il suo giudizio fino al livello A- in un lasso di tempo breve.

Il team di Moody's ha deciso di migliorare l'outlook creditizio del paese sudamericano da stabile a positivo sia per riflettere il miglioramento intervenuto nell'affidabilità delle emissioni di titoli di debito del Tesoro cileno, sia per sottolineare la presenza di una stabilità creditizia duratura. Il miglioramento deciso da Moody's allinea il rating calcolato da questa agenzia a quello emesso da Fitch Ratings (A- con un outlook positivo), e lo avvicina a quello di Standard and Poor's (rating A con un outlook stabile). L'annuncio di Moody's non ha sorpreso i mercati, visto che le quotazioni dei titoli di debito nazionali avevano già incorporato le attese per un salto di qualità.

Un report diffuso nelle ultime settimane da Goldman Sachs, aveva già evidenziato la bontà delle emissioni cilene in ragione sia della forza insita negli indicatori macro- economici, sia della caduta dei fattori esterni di vulnerabilità. I giudizi formulati dagli analisti sono stati caratterizzati da una notevole enfasi posta su due fattori. In primo luogo, la forza delle esportazioni cilene. In secondo luogo, la copertura privata della maggior parte del debito estero del paese.

La combinazione di questi due fattori e i miglioramenti intervenuti sul fronte istituzionale nel corso degli ultimi anni, stanno alla base della decisione di Moody's. Il team di analisti ha giustificato la sua decisione affermando in una nota che il miglioramento creditizio cileno affonda le sue radici in una politica economica credibile, in solide istituzioni finanziarie, in un'ampia riforma strutturale e, recentemente, in una strategia di politica economica che ha determinato una crescita stabile e un deficit più manovrabile. Per quanto riguarda il futuro, il team di Moody's ha precisato che le oscillazioni del rating resteranno ancorati alla valutazione di quest'ultimo gruppo di variabili.



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