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Etf, 3 nuovi iShares a Londra

Acqua, immobiliare UK e private equity sono le tre nuove asset class di ETF lanciate da Barclays Global Investors a Londra. Strumenti che hanno la particolarità di poter elevare il grado di diversificazione di un portafoglio...

di Redazione Soldionline 28 mar 2007 ore 10:14
a cura di etfcentre.com

Martedì 20 marzo, sul London Stock Exchange, Barclays Global Investors ha lanciato tre nuovi Etf azionari, conformi alle Direttive Comunitarie Ucits III (armonizzati), che hanno portato a 49 i fondi-indice quotati a Londra, ben 48 dei quali appartenenti alla famiglia iShares. Il primo, l'iShares Ftse Epra/Nareit Uk Property Fund (Isin: IE00B1TXLS18), è denominato in sterline inglesi, ha un costo totale annuo dello 0,40% e distribuisce un dividendo con cadenza trimestrale. Il fondo, che va a completare la famiglia di Etf immobiliari su Europa ex-Uk, Asia, Nord America e Mondo, precedentemente lanciati, è costituito da Real Estate Investment Trust (76%) e società (24%) domiciliati nel Regno Unito, i cui proventi derivano per la massima parte da investimenti, compravendita e affitto d'immobili. I Reits tendono a distribuire dei dividendi superiori a quelli delle azioni appartenenti ad altri settori economici, ed il comparto è uno di quelli meno correlati all'equity domestico.

Il secondo Etf, l'iShares S&P Listed Private Equity (Isin: IE00B1TXHL60), può essere negoziato sia in sterline inglesi (con il ticker: Iprv) sia in dollari americani (con il ticker: Idpe). Ha un costo totale annuo dello 0,75%, distribuisce un dividendo ogni semestre, ed è correlato alle performance delle 25 maggiori società di private equity quotate nelle Borse del Nord America, Europa e Asia-Pacifico. Lo S&P Listed Private Equity Index, lanciato da Standard & Poor's solo una settimana addietro, è costituito per il 70% circa da società specializzate in operazioni d'acquisizione d'impresa e per il restante 30% da società di venture capital (il cui capitale è impiegato da investitori professionali a supporto d'imprese di recente formazione, nelle fasi iniziali del proprio sviluppo, con elevate potenzialità di reddito ma elevato fabbisogno finanziario). Oltre un terzo degli asset di queste società è posizionato negli Stati Uniti, il 19% nel Regno Unito ed il 16% in Giappone.

Il terzo ed ultimo Etf, l'iShares S&P Global Water (Isin: IE00B1TXK627), è disponibile anch'esso nella doppia valuta, la sterlina inglese (con il ticker: Ih2o) e il dollaro americano (con il ticker: Dh2o). Ha un costo totale annuo dello 0,65% e distribuisce un dividendo con cadenza semestrale. Il fondo, unico nel suo genere, nel panorama europeo (negli Stati Uniti Etf simili sono già stati lanciati), è correlato ad un indice costituito da società fornitrici di infrastrutture, attrezzature, servizi per la raccolta, lavorazione, distribuzione dell'acqua in tutto il mondo. Il settore idrico ha registrato nel triennio 2003-2006 un rendimento molto elevato, con il 35% degli utili contro il 29% ed il 26%, rispettivamente, dei comparti del petrolio e del gas; ecco perché l'acqua viene anche definita l'oro blu. Nel nuovo indice S&P Global Water, che raggruppa 50 società di 14 diversi Paesi, sono ben 4 le azioni italiane: la romana Acea, Acegas-Aps, ex municipalizzata di Padova e Trieste, la bolognese Hera e la bresciana Asm.

Tutti e tre questi Etf hanno la particolarità di poter elevare il grado di diversificazione di un portafoglio, costruito sui tradizionali indici di mercato.

(di Marco Ciatto, per Bloomberg/Borsa&Finanza)

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