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Due nuovi ETF monetari per puntare su dollaro e sterlina

Una nuova opportunità d'investimento si fa strada tra quanti, risparmiatori privati e istituzionali, operano in Italia con un conto denominato in dollari o sterline. Le finalità dell'investimento possono essere principalmente due.

di La redazione di Soldionline 30 apr 2008 ore 15:25

A cura di Marco Ciatto (www.etfplus.it

Una nuova opportunità d'investimento si fa strada tra quanti, risparmiatori privati e istituzionali, operano in Italia con un conto denominato in dollari o sterline. Lunedì 21 aprile, sul London Stock Exchange, sono stati avviati alle negoziazioni due nuovi Etf armonizzati le cui performance sono legate al tasso di riferimento di brevissimo termine del mercato inglese e americano: il db x-trackers Sterling Money Market Etf (Isin: Lu0356591882) ed il db x-trackers Us Dollar Money Market Etf (Isin: Lu0356592187). I due fondi, sponsorizzati da Deutsche Bank, sono quotati, rispettivamente, in sterline e dollari, hanno un costo annuo di appena lo 0,15% e capitalizzano i proventi. Ai saggi attuali, il primo Etf, che si rivaluta giornalmente al tasso Sonia (Sterling Overnight Index Average), offre un rendimento del 5% su base annua. Il secondo, che si apprezza giornalmente in base al federal funds effective rate, si apprezza del 2% annuo.

Le finalità dell'investimento possono essere principalmente due: speculare sui rapporti di cambio euro/sterlina ed euro/dollaro ed ottenere la migliore remunerazione possibile sul conto di deposito, senza incorrere in un rischio specifico. I tassi cui le banche si prestano del denaro, infatti, possono variare, al rialzo o al ribasso, secondo le condizioni macroeconomiche esistenti e le decisioni delle Banche centrali, ma è improbabile che passino in negativo. Pertanto, il valore di questi Etf non potrà che aumentare nel tempo.

Un euro che è riuscito a sfondare quota 1,60 dollari appare molto appetibile nel medio periodo, giacché molti analisti vedono quota $1,35-$1,45 come livello equo e plausibile entro 9-12 mesi. Anche diversificare in sterline potrebbe essere una scelta interessante, dato che l'euro si è già apprezzato di quasi il 10% da inizio anno ed il tasso del Sonia è maggiore di quello dell'Eonia di circa 100 punti base. (di Marco Ciatto, per Borsa&Finanza)

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