Al via il Fondo Progetto MiniBond Italia
Il Fondo Progetto MiniBond Italia (Fondo PMI) sarà un innovativo fondo d’investimento indipendente pensato per intermediare la domanda di operatori istituzionali verso le migliori PMI italiane
di Mauro Introzzi 22 nov 2013 ore 11:24
Zenit SGR Spa e ADB SpA uniscono le proprie competenze per realizzare il Fondo Progetto MiniBond Italia (Fondo PMI), un innovativo fondo d’investimento indipendente pensato per intermediare la domanda di operatori istituzionali verso le migliori PMI italiane, vero cuore economico del nostro Paese.
Ispiratore e promotore dell’operazione un Partner d’eccezione, Banca di Cherasco, che insieme ad ADB e Zenit SGR, è nota per la prima iniziativa italiana in tema di Minibond.
A sostegno del progetto i partner con il supporto scientifico della SDA Bocconi School of Management, stanno collaborando a una ricerca sulle caratteristiche dei potenziali emittenti e su tematiche ancora inesplorate come il pricing, la definizione del tasso e la struttura ottimale per l’emissione di un prestito obbligazionario.
Il fondo PMI, che darà avvio alla raccolta nelle prossime settimane, non sarà un credit fund bensì uno strategico fondo d’investimento indipendente dedicato a questa nuova asset class. Il gestore investirà seguendo le logiche tipiche dei fondi obbligazionari, con particolare attenzione alla diversificazione geografica, settoriale e di emittente, con un costante e attento monitoraggio del rischio.
Dal Fondo verranno selezionate, attraverso un’accurata due diligence, le Best Opportunities italiane, che secondo una recente indagine di Crif Rating Agency, sono più di 10.000.
Tra i punti di forza del progetto vi è la pluralità dei partner coinvolti: banche del territorio, compagnie di assicurazione, fondazioni bancarie e altri investitori istituzionali e la possibilità per il Fondo di interagire in club deal con altri fondi di investimento in Minibond. “Crediamo che la pluralità e le caratteristiche dei soggetti coinvolti, promotori e investitori, - spiega l’Amministratore Delegato di Zenit SGR Spa Marco Rosati - possano assicurare solidità, affidabilità, competenza e professionalità e siano la miglior garanzia di una gestione indipendente scevra da conflitti di interesse, esclusivamente finalizzata a ridurre il rischio e massimizzare il rendimento, in uno scenario di tassi sempre più compressi dalle politiche espansive delle autorità monetarie.”
Il Fondo acquisterà Minibond evitando un’unica fonte di origination, grazie alla selezione delle eccellenze imprenditoriali italiane, che contribuirà alla nascita dell’asset class Corporate Italia che nei prossimi anni dovrà rappresentare un punto di riferimento per gli investitori internazionali.
L’iniziativa è promossa e gestita da Zenit SGR, gestore indipendente, fortemente concentrato sull’Italia con una consolidata esperienza nel settore delle small e medium caps italiane e negli investimenti obbligazionari corporate.
Il Fondo ha un obiettivo di raccolta di 150 milioni e investirà in emissioni di importo non superiore a 50 milioni di euro, con una durata dai tre a i cinque anni. Già nella fase di pre-marketing, il progetto sta riscuotendo un interesse senza precedenti da parte degli investitori istituzionali, lasciando ben sperare per una chiusura del funding in tempi brevi.
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio.
Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
Ispiratore e promotore dell’operazione un Partner d’eccezione, Banca di Cherasco, che insieme ad ADB e Zenit SGR, è nota per la prima iniziativa italiana in tema di Minibond.
A sostegno del progetto i partner con il supporto scientifico della SDA Bocconi School of Management, stanno collaborando a una ricerca sulle caratteristiche dei potenziali emittenti e su tematiche ancora inesplorate come il pricing, la definizione del tasso e la struttura ottimale per l’emissione di un prestito obbligazionario.
Il fondo PMI, che darà avvio alla raccolta nelle prossime settimane, non sarà un credit fund bensì uno strategico fondo d’investimento indipendente dedicato a questa nuova asset class. Il gestore investirà seguendo le logiche tipiche dei fondi obbligazionari, con particolare attenzione alla diversificazione geografica, settoriale e di emittente, con un costante e attento monitoraggio del rischio.
Dal Fondo verranno selezionate, attraverso un’accurata due diligence, le Best Opportunities italiane, che secondo una recente indagine di Crif Rating Agency, sono più di 10.000.
Tra i punti di forza del progetto vi è la pluralità dei partner coinvolti: banche del territorio, compagnie di assicurazione, fondazioni bancarie e altri investitori istituzionali e la possibilità per il Fondo di interagire in club deal con altri fondi di investimento in Minibond. “Crediamo che la pluralità e le caratteristiche dei soggetti coinvolti, promotori e investitori, - spiega l’Amministratore Delegato di Zenit SGR Spa Marco Rosati - possano assicurare solidità, affidabilità, competenza e professionalità e siano la miglior garanzia di una gestione indipendente scevra da conflitti di interesse, esclusivamente finalizzata a ridurre il rischio e massimizzare il rendimento, in uno scenario di tassi sempre più compressi dalle politiche espansive delle autorità monetarie.”
Il Fondo acquisterà Minibond evitando un’unica fonte di origination, grazie alla selezione delle eccellenze imprenditoriali italiane, che contribuirà alla nascita dell’asset class Corporate Italia che nei prossimi anni dovrà rappresentare un punto di riferimento per gli investitori internazionali.
L’iniziativa è promossa e gestita da Zenit SGR, gestore indipendente, fortemente concentrato sull’Italia con una consolidata esperienza nel settore delle small e medium caps italiane e negli investimenti obbligazionari corporate.
Il Fondo ha un obiettivo di raccolta di 150 milioni e investirà in emissioni di importo non superiore a 50 milioni di euro, con una durata dai tre a i cinque anni. Già nella fase di pre-marketing, il progetto sta riscuotendo un interesse senza precedenti da parte degli investitori istituzionali, lasciando ben sperare per una chiusura del funding in tempi brevi.