Pechino - (Adnkronos/Ign) - Il leader di Confindustria: ''E' un tema che va affrontato. Sono d'accordo e non sono spaventata dal fatto che le donne possano andare in pensione più in là nel tempo''. Sulla manovra: ora interventi per la crescita. L'Ue avverte l'Italia: equiparare entro 2012 età tra uomini e donne nella Pa (FORUM). Manovra, l'Anm proclama lo sciopero. Berlusconi: "Leale con Tremonti"
Pechino, 4 giu. (Adnkronos/Ign) - "L'età di pensionamento delle donne è un tema che va affrontato. Sono d'accordo e non sono spaventata dal fatto che le donne possano andare in pensione più in là nel tempo". Il leader di Confindustria, a margine del Business forum Italia-Cina in corso a Pechino, entra nel dibattito che si è aperto dopo la richiesta della Commissione europea di accelerare, già dal 2012, l'entrata a regime dell'aumento a 65 anni dell'età di pensionamento delle donne nel pubblico impiego."E' un tema vero, soprattutto dove questo crea un gap. In un paese in cui la speranza di vita è tra le più alte e quella delle donne ancora di più... è un tema che va affrontato", conclude.Il leader degli industriali promuove anche la manovra del governo ma chiede allo stesso tempo interventi a supporto della crescita. "La manovra andava fatta perché deve rimettere a posto i saldi di bilancio pubblico ma ora ci aspettiamo che tutto quello che riguarda il supporto alla crescita sia in quella di settembre o ancora prima", in occasione della conversione del decreto da 25 miliardi, spiega.Confindustria guarda anche a quelle misure escluse da questa prima tranche di manovra: quella sulle detrazioni di imposta del 55% per interventi di risparmio energetico, "chiediamo che invece siano supportati", dice ancora; e quella relativa all'acquisto di certificati verdi da parte del Gse ora non più possibili, "una norma che crea problemi perché interviene in corsa. Vedremo a settembre", conclude Marcegaglia.
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