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Usa, rischio bolla dal debito privato (Il Sole24Ore)

di Redazione Lapenna del Web 17 mag 2023 ore 07:15 Le news sul tuo Smartphone

borsa-usa_3Morya Longo per Il Sole24Ore evidenzia come, per quanto l'attenzione dei media sia puntata sul debito pubblico monstre statunitense, a far preoccupare dovrebbe esserci anche quello delle famiglie. Secondo i dati della Federal Reserve, nonostante l'aumento dei tassi d'interesse, gli americani nel 2023 si sono rivolti ai servizi di credito, aumentando l'indebitamento per circa 148 miliardi di dollari, superando il record di 17mila miliardi di dollari: una cifra che supera di 3mila miliardi quella contabilizzata durante il periodo pre Covid.

La richiesta di credito privato potrebbe essere imputabile alla lotta che le famiglie stanno affrontando contro la perdita del potere d'acquisto provocata dall'inflazione: in altre parole i tassi d'interesse aumentano per tenere sotto controllo i consumi e le famiglie si indebitano per mantenere invariato il loro tenore di vita. A riprova di questo fatto, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,4% secondo gli ultimi dati.

Il rischio di questo fenomeno è che i tassi d'interesse si mantengano a questi livelli altissimi ancora per molto tempo, spiega il quotidiano, e che nel tempo si provochi un brusco arresto del credito anche a causa delle crisi delle medie banche USA, le quali potrebberero provocare una crisi economica che colpirebbe anche i cittadini. Sono infatti le medie banche statunitensi le principali erogatrici di credito alle famiglie.

Uno studio di Morgan Stanley osserva come le condizioni creditizie abbiano cominciato a restringersi sempre di più: tassi d'interesse proibitivi per l'accesione di nuovi prestiti - ma quelli vecchi sono tutti protetti dal tasso fisso. Allo stato attuale, il costo del debito grava per circa il 10% del reddito disponibile, percentuale in risalita rispetto al 2021.

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