Una proposta, sull’oro di Bankitalia, per il premier Letta

La crisi economica di questi anni spinge molti cittadini a "scendere in campo" in prima persona per diventare una parte maggiormente attiva nella gestione della macchina pubblica. Questo "vento nuovo" sta favorendo una nuova forma di democrazia, che possiamo ribattezzare "partecipativa", da cui nascono anche idee che i maggiori esponenti del nostro governo non possono ignorare.

Nei giorni scorsi Maurizio Bertoncello, che si definisce "un italiano che ha avuto la fortuna di lavorare per più di 40 anni nel settore dell'oreficeria e del commercio dell'oro", ha deciso di acquistare uno spazio sul quotidiano Sole24Ore (quello in edicola lo scorso 5 maggio) per indirizzare al premier Enrico Letta una sua personale proposta per la valorizzazione dell'oro fisico detenuto dalla Banca d'Italia. Una proposta, che secondo le stime dello stesso Bertoncello potrebbe aiutare l'economia reale con 100 miliardi di euro, una somma che rappresenta circa il 5% dell'intero debito pubblico italiano, ora pari a poco più di 2.000 miliardi di euro.

Qui trovate la proposta di Maurizio Bertoncello

SoldiOnline.it ha rivolto a Maurizio Bertoncello qualche domanda.

D: Gentile dottor Bertoncello, cosa l'ha spinta ad acquistare uno spazio su un quotidiano per formulare la sua proposta? Si tratta di un'iniziativa personale?
R: Stanco di sentire sempre notizie negative sul fronte economico, finanziario e politico ho voluto formulare una mia proposta, che ribadisco essere solo a titolo puramente personale ed a pagamento, al fine di smuovere e dare uno stimolo creativo a coloro che ci governano.
In particolare penso sarebbe una ottima operazione, anche per il nostro sistema bancario che viene bloccato da questa problematica situazione.

D: Cosa ne pensa del fatto che debbano essere i cittadini a proporre le loro idee? Questo fenomeno è una sconfitta per il mondo politico, che sembra ormai a corto di idee, o rappresenta un qualcosa di positivo?
R: Io ho avuto l’opportunità di operare nel settore dell’Oreficeria e del Commercio dell’Oro per quarant’anni con incarichi prestigiosi di tipo aziendale ma anche di carattere Istituzionale ed Associativo.
Il nostro Paese dagli anni 70-80 ha avuto uno sviluppo eccezionale ed in quei tempi il sistema economico andava a mille senza dipendere dalla governance. Infatti all’epoca il Governo del Paese cambiava mediamente ogni 6 mesi ma tutto ciò non ha mai influito nel sistema economico finanziario sottostante che sembrava andare avanti autonomamente.
Dall’inizio del nuovo secolo siamo entrati in una fase dove il sistema economico-finanziario del Paese ha iniziato un lento e continuo declino che ormai e sotto gli occhi di tutti.
Paradossalmente in questo ultimo periodo abbiamo avuto Governi più stabili e molto più lunghi ma il sistema economico-finanziario è addirittura peggiorato e di molto.
In questo momento di emergenza nazionale ritengo che il cittadino abbia il dovere di contribuire con le Sue idee a formulare delle proposte per il bene del Paese.

D: Quali sono i maggiori punti di forza della sua idea?
R: Premetto che la Banca d’Italia è Istituto di Diritto Pubblico e che il Parlamento Italiano con la legge 28 dicembre 2005 n. 262 ha stabilito che entro il 31.12.2008 le quote di partecipazione dei soggetti privati dovevano venire acquistate dallo Stato.
Quindi sarebbe un operazione che avrebbe già dovuto avvenire e direi capita a fagiolo nel senso che:
- Il prezzo dell’Oro ha avuto un eccezionale aumento negli ultimi 5 anni;
- Abbiamo un tesoretto inutilizzato;
- Non si trovano risorse da alcuna parte;
- Il paese sta attraversando una crisi epocale e drammatica;
- Se non utilizziamo questa opportunità oggi perdiamo una occasione d’ORO.

D: A una settimana dalla pubblicazione della sua proposta ha ricevuto qualche feedback da parte di qualcuno?
R: Ho avuto dei contatti con dei Viceministri che stanno analizzando la proposta. L’argomento è abbastanza complesso e non facile da capire e digerire.