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Tango Bond, trovato l'accordo con il Club di Parigi

L'intesa prevede il rimborso del debito per un ammontare di 9,7 miliardi di dollari nell'arco di 5 anni. La prima rata di 1,15 miliardi sarà pagata entro i prossimi 12 mesi

di Edoardo Fagnani 30 mag 2014 ore 15:21
TANGO BOND
La Repubblica Argentina ha raggiunto un accordo con i creditori che fanno riferimento al Club di Parigi, con riferimento ai possessori dei titoli andati in default nel 2001. L'intesa prevede il rimborso del debito per un ammontare di 9,7 miliardi di dollari nell'arco di 5 anni. La prima rata di 1,15 miliardi sarà pagata entro i prossimi 12 mesi, mentre quella successiva sarà liquidata a maggio del 2016.

ALITALIA
Potrebbe essere arrivata al punto di svolta la trattativa tra Etihad e Alitalia. Secondo La Repubblica di giovedì 29 maggio i due gruppi non sono mai stati così vicini dopo che i numeri uno delle due società, Gabriele Del Torchio e James Hogan, hanno aggiustato nei particolari i termini dell'accordo che potrebbe essere chiuso martedì prossimo con l'invio da parte del gruppo emiratino della lettera che aprirebbe la fase conclusiva delle operazioni. A quel punto nel giro di un mese e quindi a inizio luglio, Alitalia sarebbe parte integrante del network Etihad. Prima, però, va superata l'incognita Bruxelles e gli scogli delle reazioni dei concorrenti.

LEHMAN BROTHERS
lehman_brothersPlus, l’inserto del sabato del quotidiano Il Sole24Ore, ha riportato la notizia che la Prima sezione civile della Corte d'Appello di Torino ha dato ragione a due clienti di un istituto di credito che nel 2000 e nel 2003 avevano acquistato titoli Lehman Brothers per un valore di 40mila euro. Secondo il tribunale, la banca avrebbe dovuto informare i due clienti dell’aumento del livello di rischio, come segnalato dai Credit default swap (una sorta di assicurazione contro il fallimento) sulla banca statunitense. Secondo il tribunale, da contratto la banca si era impegnata a comunicare tempestivamente ai clienti eventuali variazioni del livello di rischio sui titoli. Non avendolo fatto l’istituto ha impedito ai clienti di vendere i titoli il 10 marzo 2008, quando avrebbero potuto ottenere l'89% del capitale.

SEAT PAGINE GIALLE
Seat Pagine Gialle ha fornito l'aggiornamento mensile sulla struttura patrimoniale come richiesto dalla Consob. A fine aprile l'indebitamento netto del gruppo editoriale ha superato gli 1,54 miliardi di euro, rispetto agli 1,5 miliardi di marzo. La variazione della posizione finanziaria netta è imputabile all'accertamento degli interessi maturati sui debiti finanziari, per complessivi circa 42 milioni, e al flusso di cassa netto generato dalla gestione.

GRECIA
La scorsa settimana l’agenzia Fitch ha migliorato di un livello il rating sul debito sovrano della Grecia, portandolo da “B-” a “B”, sulle prospettive di un miglioramento della situazione finanziaria. Tuttavia, il giudizio continua a classificare il paese ellenico tra gli emittenti speculativi. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri sono “stabili”.

PORTOGALLO
La scorsa settimana l’agenzia di rating DBRS ha confermato il rating sul debito sovrano del Portogallo, fissato a “BBB” low. Gli esperti hanno migliorato le prospettive sul rating per i prossimi trimestri portandole da “Negative” a “Stabili”.

PARMALAT
parmalat_4Parmalat ha comunicato che la Corte d’Appello di Bologna ha respinto le richieste della Procura formulate all’udienza del 9 maggio scorso, segnatamente la revoca dei consiglieri Antonio Sala e Gabriella Chersicla facenti parte anche dell’attuale Consiglio di Amministrazione e l’assegnazione all’attuale organo amministrativo di Parmalat di un termine adeguato per prendere le opportune iniziative per eliminare le asserite conseguenze negative derivanti dall’operazione di acquisto LAG.

RISANAMENTO
Risanamento ha comunicato che è stato integralmente convertito - anche per la quota di interessi capitalizzata - il prestito obbligazionario a conversione obbligatoria denominato “Prestito Convertendo Risanamento 2011-2014” (il “Prestito Convertendo”), del valore complessivo di 254,82 milioni di euro. A seguito dell’esecuzione integrale della conversione il nuovo capitale di Risanamento risulterà suddiviso in 1.800.844.234 azioni ordinarie prive del valore nominale.

BARILLA
Barilla ha chiuso il 2013 con ricavi per 3,19 miliardi di euro, in aumento del 2,5% rispetto al risultato dell’anno precedente. Il margine operativo lordo è cresciuto dell’11% a 407 milioni di euro, mentre l’utile netto è balzato da 60,2 milioni a 109,1 milioni di euro. La società ha confermato l’obiettivo di raddoppiare il fatturato a 3 miliardi di euro entro il 2020.

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Nota per il lettore

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- la rubrica non intende fornire analisi e valutazioni sulle società emittenti, o notizie specifiche sulle loro emissioni obbligazionarie, ma semplicemente effettuare il monitoraggio della stampa per consentirvi di reperire notizie che magari vi erano sfuggite. Chiaramente spesso da quelle notizie si possono trarre informazioni utili per valutare lo stato di salute della società, e quindi anche eventuali problemi sul rimborso delle emissioni;
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