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Tango Bond, parla Nicola Stock

Il Sole24Ore ha ripreso le dichiarazioni di Nicola Stock. Secondo il referente per la TFArgentina, l'associazione ha pagato anche il 50% che avrebbero dovuto pagare gli argentini

di Edoardo Fagnani 7 dic 2012 ore 13:44

Tango bond
Il Sole24Ore ha ripreso le dichiarazioni di Nicola Stock, referente per la TFArgentina. “Il ricorso all'Icsid è adesso alla parte finale” - ha spiegato Stock – “perché noi nei nostri comunicati lo diciamo, ci sono state delle ostruzioni che l'Argentina ha fatto in tutti i modi, non ultimo il pagamento delle spese che questo processo arbitrale prevede. Le ultime spese l'Argentina non le ha pagate. Questo è forse anche un modo di bloccare eventualmente il procedimento, perché se non vengono pagate le spese gli arbitri non vanno avanti”. “Noi abbiamo pagato anche il 50% che avrebbero dovuto pagare gli argentini, sennò il procedimento si fermava”, ha aggiunto Nicola Stock. Il numero uno della TFArgentina ha proseguito “Questo 50% che paghiamo ritengo che non sarà perso, perché gli argentini alla fine della vertenza li dovranno pagare, con le altre cose che ovviamente il collegio arbitrale deciderà”. “Il ricorso va avanti perché l'ultima fase, la fase di merito, il 1° ottobre noi abbiamo fatto la nostra memoria come è stato convenuto, gli argentini devono dare una risposta il 15 dicembre di quest'anno, poi ci sarà una contromemoria nostra e quella argentina e verso luglio ci dovrebbe essere l'udienza finale e poi la sentenza”, ha concluso Stock.

Lehman Brothers
Il Sole24Ore di martedì 4 dicembre ha evidenziato che sta entrando nel vivo la partita dei rimborsi per gli ex obbligazionisti di Lehman Brothers Treasury, il veicolo olandese della banca d'affari finita in chapter 11 nel settembre 2008: entro il 10 dicembre saranno infatti specificate le procedure e i requisiti per l'insinuazione al passivo e sui voti al piano, la cui versione sarà disponibile prima della stessa data. Saranno le banche e non i singoli obbligazionisti a muoversi per la registrazione dei crediti, per il voto e il pagamento del rimborso, mentre l'insinuazione al passivo dovrà essere fatta entro il 25 gennaio. Data in cui il sistema bancario dovrà veicolare il voto sul piano di liquidazione della banca d'affari americana fallita.

Grecia
La Repubblica di giovedì 6 novembre ha scritto che gli analisti di S&P hanno tagliato da "CCC" a "SD" (default selettivo) il rating sul debito sovrano della Grecia, ad appena un gradino dalla bancarotta conclamata ("D"). La decisione è dovuta all'operazione di riacquisto di titoli di stato messa in atto per ottenere gli aiuti europei e allontanare lo spettro del fallimento. Ma quando l'operazione sarà conclusa, probabilmente il prossimo 17 dicembre, il giudizio tornerà ad essere alzato a "CCC". La manovra di Standard & Poor's è quindi analoga a quella compiuta il 27 febbraio di quest'anno e conclusasi il successivo 2 maggio con l'incremento del giudizio. Nel frattempo dalla Grecia si ostenta ottimismo. Il premier Samaras ha dichiarato che nel 2013 si avranno i primi segnali di ripresa e nel 2014 un timido ritorno alla crescita.
Il governo della Grecia ha comunicato i dettagli del piano di riacquisto di titoli di stato, con l’obiettivo di ridurre l’ammontare del debito pubblico. Il controvalore dell’operazione, che sfrutterà il calo dei prezzi dei bond, sarà di 10 miliardi di euro e coinvolgerà 20 titoli. I bond saranno riacquistati a prezzi compresi tra il 30% e il 40% del valore .
Secondo gli analisti del Credit Suisse, nonostante il piano di riacquisto di titoli di stato, sarebbe preferibile ridurre l’esposizione sui bond della Grecia, in quanto resta incerta la sostenibilità del debito.
Secondo Michel Girardin, responsabile della ricerca economica per Union Bancaire Privée, se alla Grecia permettono di non pagare i tassi di interessi sul debito nei prossimi anni, potrebbe crearsi un importante circolo virtuoso.

Alitalia
Il Corriere della Sera di lunedì 3 dicembre ha dato ampio risalto alla questione dei creditori della vecchia Alitalia. Il quotidiano ha ricordato che la procedura fallimentare della vecchia compagnia è iniziata quattro anni fa, ma i 35mila creditori non sanno ancora quanto e quando saranno rimborsati. Il Corriere della Sera ha pubblicato gli stralci del decreto dei giudici del tribunale fallimentare di Roma, con il quale sollecitano i commissari della compagnia aerea a fornire informazioni sul piano di riparto dei crediti. Il quotidiano ha segnalato che le azioni per pagare i crediti sono bloccate da un anno e mezzo e che i tempi della prescrizione si avvicinano.
Alitalia ha comunicato che nel mese di novembre ha trasportato 1,65 milioni di passeggeri.


Seat Pagine Gialle
Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa la società dovrebbe chiudere l’esercizio in corso con un calo del fatturato di poco superiore al 10%, in quanto gran parte del giro d’affari dipende dalla dinamica del mercato pubblicitario. I ricavi dovrebbero scendere, anche se a un ritmo più limitato, nel 2013. Nei primi nove mesi dell’esercizio in corso il fatturato di Seat ha subito una contrazione del 6,2%.
Secondo quanto scritto su MF di mercoledì 5 novembre i fondi di investimento CVC, Permira e Investitori Associati, ex azionisti di controllo di Seat Pagine Gialle, sarebbero pronti ad uscire dal capitale della società editoriale. Il quotidiano finanziario ipotizza che Permira e Investitori Associati abbiano già liquidato le proprie partecipazioni, mentre CVC potrebbe iniziare a vendere la partecipazione a breve. MF ha segnalato che le quote dei tre fondi potrebbero essere redistribuite tra gli altri azionisti oppure finire nelle mani di un nuovo socio. Il management di Seat, infatti, non esclude l’arrivo di un partner industriale, in quanto l’azienda è diventata contendibile.

General Motors – Ford
Nel mese di novembre General Motors ha venduto negli Stati Uniti 186.505 vetture, il 3% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È andata meglio a Ford, che lo scorso mese ha registrato un aumento delle vendite del 6%, pari a quasi 178mila veicoli. Il gruppo automobilistico prevede di produrre 750mila veicoli nel primo trimestre del 2013.

Piaggio
L’agenzia S&P ha tagliato di un livello il rating sul debito di Piaggio, portandolo da “BB” a “BB-”. Il giudizio conferma la società motociclistica tra gli emittenti speculativi. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri sono “stabili”.

Cape Live
Cape Live ha ricevuto da OPERA SGR - quale gestore del fondo CN2 – la distribuzione dell’importo derivante dalla cessione della partecipazione in Bruni Glass. A Cape Live, quale detentrice di una quota del fondo CN2 pari a 11,28%, sono stati accreditati 3,07 milioni di euro.

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Nota per il lettore

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- la rubrica non intende fornire analisi e valutazioni sulle società emittenti, o notizie specifiche sulle loro emissioni obbligazionarie, ma semplicemente effettuare il monitoraggio della stampa per consentirvi di reperire notizie che magari vi erano sfuggite. Chiaramente spesso da quelle notizie si possono trarre informazioni utili per valutare lo stato di salute della società, e quindi anche eventuali problemi sul rimborso delle emissioni;
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