Tango Bond, l'Argentina cercherà un accordo?
Plus è tornato sulla questione dei bond emessi dall’Argentina, intervistando l'avvocato Michael Spencer, dello studio legale Milberg LLP di New York
di Edoardo Fagnani 19 set 2014 ore 11:34TANGO BOND
Plus, l’inserto del sabato del quotidiano Il Sole24Ore, è tornato sulla questione dei bond emessi dall’Argentina, intervistando l'avvocato Michael Spencer, dello studio legale Milberg LLP di New York che rappresenta in giudizio risparmiatori che pretendono dall'Argentina rimborsi per complessivi 800 milioni di dollari. Il legale ritiene che l’Argentina, scegliendo di procedere con il secondo default, abbia commesso un’evidente violazione e che “alla fine i possessori di vecchi titoli riusciranno a recuperare la gran parte dei soldi che avevano investito”. A questo proposito, lo studio legale si è detto pronto ad avviare negoziati con il governo argentino. Michael Spencer è convinto che si arriverà a un'intesa con i possessori di vecchi titoli, in quanto” una volta risolto questo contenzioso si aprirebbero per l'Argentina molte nuove opportunità sui mercati”.
ALITALIA
La Repubblica di martedì 16 settembre ha riportato le indicazioni di James Hogan, numero uno di Etihad. Il manager ha ribadito che Alitalia rafforzerà la presenza negli scali di Linate e Malpensa, dopo l’integrazione con la compagnia araba.
LEHMAN BROTHERS
Plus, l’inserto del sabato del quotidiano Il Sole24Ore, ha riportato una sentenza del Tribunale di Prato, che ha dato ragione a due risparmiatori che nel 2007, tramite un promotore finanziario, avevano investito ben 260mila euro in bond emessi da Lehman Brothers. I giudici hanno stabilito la nullità del contratto di negoziazione titoli, in quanto presentava un vizio di forma, essendo “risultato sottoscritto solo dal promotore nello spazio riservato all'autentica di firma e non dalla banca”. Inoltre, il giudice non ha disposto il pagamento gli interessi, mentre ha ordinato la restituzione delle somme percepite dal risparmiatore a fronte dell'adesione alla procedura del chapter11. Secondo Plus, “chi ha sottoscritto obbligazioni Lehman con questa modalità può avere buone possibilità di recuperare il controvalore investito”.
GRECIA
L’agenzia S&P ha migliorato di un livello il rating sul debito sovrano della Grecia, portandolo da “B-” a “B”, in conseguenza alle misure politiche e fiscali adottate recentemente dal governo ellenico. Tuttavia, il giudizio conferma il paese tra gli emittenti speculativi. Le prospettive sul rating della Grecia per i prossimi trimestri sono “stabili”.
La Grecia ha collocato titoli di stato con scadenza a tre mesi per un ammontare complessivo di 1,3 miliardi di euro. Il rapporto di copertura (rapporto tra ammontare richiesto e quantitativo offerto) è stato di 2,51, in contrazione rispetto al 2,61 del precedente collocamento di agosto. Il rendimento lordo offerto dal titolo è stato fissato all’1,7%, in discesa rispetto all’1,75% della precedente asta.
PORTOGALLO
Il Portogallo ha collocato titoli di stato con scadenza a tre mesi per un ammontare complessivo di 250 milioni di euro, rispetto a una domanda di 745 milioni di euro. Il rapporto di copertura (rapporto tra ammontare richiesto e quantitativo offerto) si è attestato a 2,98, mentre il rendimento lordo offerto dal titolo è stato fissato allo 0,052%, in contrazione rispetto allo 0,097% dell’asta precedente di agosto per questa scadenza. Lo stesso Portogallo ha collocato titoli di stato con scadenza a 12 mesi per un ammontare complessivo di 750 milioni di euro, rispetto a una domanda di 1,44 miliardi. Il rapporto di copertura è stato di 1,92. Il rendimento lordo offerto dal titolo è stato fissato allo 0,225%, in leggero aumento rispetto allo 0,216% dell’asta precedente di agosto.
PARMALAT
Dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che nelle sedute comprese tra il 1° e il 19 agosto 2014 Sofil, l’azionista di riferimento di Parmalat, ha acquistato circa 3,74 milioni di azioni della società alimentare (pari allo 0,2% del capitale), a prezzi compresi tra i 2,4976 euro e i 2,4999 euro per azione. L’azionista ha speso oltre 9,3 milioni di euro.
WIND
Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore di domenica 14 settembre, gli spagnoli di Abertis ed EI Towers, società controllata da Mediaset, sarebbero in pole position per rilevare le torri di trasmissione di Wind. Le attività sarebbero valutate tra i 500 milioni e i 600 milioni di euro.
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Nota per il lettore
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- la rubrica non intende fornire analisi e valutazioni sulle società emittenti, o notizie specifiche sulle loro emissioni obbligazionarie, ma semplicemente effettuare il monitoraggio della stampa per consentirvi di reperire notizie che magari vi erano sfuggite. Chiaramente spesso da quelle notizie si possono trarre informazioni utili per valutare lo stato di salute della società, e quindi anche eventuali problemi sul rimborso delle emissioni;
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