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Tango Bond, l'Argentina cerca una trattativa

Il governo avrebbe chiesto al giudice statunitense Thomas Griesa una sospensione della sentenza a favore degli “hedge fund”, con l’obiettivo di riprendere il dialogo tra le controparti

di Edoardo Fagnani 27 giu 2014 ore 12:09
TANGO BOND
Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa l'Argentina starebbe studiando le alternative per rimborsare gli hedge fund ed evitare un nuovo default dello stato sudamericano. Il governo starebbe valutando la possibilità di rimborsare 300-400 milioni di dollari sugli 1,3 miliardi che l'Argentina dovrebbe pagare ai fondi, mentre la restante parte verrebbe ripagata con nuovi titoli di stato.
Secondo quanto riportato dalle agenzie stampa e dai principali quotidiani l'Argentina avrebbe chiesto al giudice statunitense Thomas Griesa una sospensione della sentenza a favore degli “hedge fund”, con l’obiettivo di riprendere il dialogo tra le controparti.
argentina3La TFArgentina ha comunicato che sta assistendo agli ultimi passi dell’udienza finale dell’arbitrato e si attende entro l'anno un lodo favorevole per gli obbligazionisti italiani che non hanno aderito alle offerte del 2005 e del 2010. “Nonostante la TFA abbia piena fiducia negli esiti dell'arbitrato ICSID, rimane comunque aperta a negoziazioni in buona fede su basi accettabili e non imposte unilateralmente”, ha dichiarato Nicola Stock, numero uno dell’associazione. “Gli obbligazionisti italiani attendono anche loro, dopo tutti questi anni, di essere invitati ad una negoziazione in buona fede per raggiungere una soluzione equa ed effettiva” ha puntualizzato Stock.
Il Sole24Ore di giovedì 26 giugno ha riportato altre dichiarazioni di Nicola Stock. Il presidente della TFArgentina ha indicato che non sarà interrotta, nel caso, la procedura all'ICSID (il Centro internazionale per il regolamento delle controversie relative agli investimenti). L'istituzione di Washington dovrebbe decidere entro la fine del 2014. Gli investitori di casa nostra che hanno proseguito la vertenza affidandosi all'associazione sono ancora 52mila, con titoli in default pari a 1,2 miliardi di dollari e interessi non corrisposti che adoggi sarebbero lievitati a 2,08 miliardi.

ALITALIA
Alitalia e Etihad Airways hanno trovato un accordo sui termini e le condizioni relative all’integrazione tra le due compagnie aeree. In particolare, Etihad Airways acquisirà una partecipazione del 49% del capitale di Alitalia. L'obiettivo sembra essere quello di chiudere prima della fine di luglio, anche se spetterà alle autorità Antitrust dare il via libera al perfezionamento dell'accordo. Previsto un investimento da 560 milioni di euro: 400 milioni con un aumento di capitale riservato al gruppo arabo, 100 milioni per acquisire la maggioranza di Loyalty, la società che gestisce il programma Millemiglia, e 60 milioni per rilevare nuovi slot a Londra Heathtrow da girare ad Alitalia.
Il Sole24Ore di venerdì 27 giugno ha riportato le dichiarazioni di Etihad sull'operazione che vedrà la compagnia araba salire al 49% di Alitalia. Il gruppo di Abu Dhabi è uscito allo scoperto per precisare che il matrimonio non si è celebrato lo scorso mercoledì quando è arrivato l'annuncio della firma di un accordo tra le due società, in quanto mancano ancora una serie di tasselli per comporre il puzzle, a partire dal negoziato sugli esuberi e l'accordo che le banche creditrici devono trovare tra loro per garantire il rispetto di una delle condizioni principali poste da Etihad, ovvero la ristrutturazione di 560 milioni di debiti.

PARMALAT
parmalat_4Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, nel processo di appello per il crac di Parmatour, la holding turistica della famiglia Tanzi, la corte di Bologna avrebbe ridotto la condanna dell'ex numero uno di Parmalat, Calisto Tanzi, portandola a 42 mesi di reclusione, dai 9 anni e due mesi chiesti in primo grado. La stessa corte avrebbe assolto l'ex amministratore di Banca Popolare Italia, Gianpiero Fiorani, e avrebbe ridotto a 110 milioni di euro la provvisionale dovuta da Calisto Tanzi e dagli altri imputati verso le parti civili.
Parmalat ha comunicato che, in seguito al procedimento di accreditamento delle azioni e dei warrant ai creditori del gruppo di Collecchio, il capitale sociale è cresciuto da 1.825.562.281 azioni a 1.827.818.123 azioni. L'aumento è dovuto all'esercizio di 1.565.567 warrant. La modifica è datata 20 giugno 2014.

RISANAMENTO
Risanamento ha comunicato che sono stati perfezionati, tra le società del gruppo proprietarie dei relativi immobili e i veicoli societari designati per l’operazione in oggetto da Chelsfield/The Olayan Group, i contratti definitivi di cessione aventi ad oggetto otto immobili dei nove costituenti l’intero portafoglio francese. Il perfezionamento della cessione dell’immobile a favore del veicolo societario designato da Chelsfield/The Olayan Group è tuttora sottoposto a una condizione sospensiva. Il corrispettivo pattuito tra le parti per la cessione dell’intero portafoglio francese è pari a 1,23 miliardi di euro, superiore di oltre il 13% rispetto alla valutazione rilasciata da esperti indipendenti al 31 dicembre 2013 ed è stato determinato all'esito di un processo di valorizzazione organizzato e gestito secondo la migliore practice del mercato per questo tipo di operazioni. Con riferimento alla cessione degli otto immobili, il prezzo pari a 1,09 miliardi di euro è stato interamente corrisposto.

WIND
Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa Wind avrebbe lanciato un prestito obbligazionario a 6 anni in tre tranche in euro e dollari per un ammontare complessivo pari a oltre 4 miliardi di euro. Il bond ha una durata di 6 anni.

GENERAL MOTORS
Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa General Motors avrebbe sospeso la vendita dei modelli Chevrolet Cruze fabbricati nel biennio 2013/2014, in seguito a un potenziale rischio legato al funzionamento degli airbag.


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Nota per il lettore

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- la rubrica non intende fornire analisi e valutazioni sulle società emittenti, o notizie specifiche sulle loro emissioni obbligazionarie, ma semplicemente effettuare il monitoraggio della stampa per consentirvi di reperire notizie che magari vi erano sfuggite. Chiaramente spesso da quelle notizie si possono trarre informazioni utili per valutare lo stato di salute della società, e quindi anche eventuali problemi sul rimborso delle emissioni;
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